
Il Policlinico a Enna si farà, ma la strada è ancora lunga
Lantieri contro Iudica
Il Policlinico universitario a Enna si farà. A confermarlo in maniera netta sono stati i deputati all’Ars Luisa Lantieri e Fabio Venezia, intervenuti in Consiglio comunale questo pomeriggio, (venerdì 24 febbraio). Ma con una precisazione: è stato dato un atto di indirizzo all’interno della Legge Finanziaria della Regione Sicilia, ancora non si parla di finanziamento. L’iter quindi è ancora alle fasi iniziali.
Alla presenza di 20 consiglieri su 24 e con la partecipazione straordinaria delle deputate nazionali Eliana Longi e Stefania Marino, la seduta, aperta al pubblico e alla stampa, è stata avviata dalla consigliera Emilia Lo Giudice, capogruppo di Italia Viva: “Abbiamo espressamente richiesto questo Consiglio alla presenza di voi autorità – ha detto – perché siamo seriamente preoccupati per la sorte del Policlinico universitario che vogliamo assolutamente a Enna perché sia garantito il diritto allo studio degli iscritti alle facoltà di Medicina del quarto polo universitario”. Il riferimento è alla pubblicazione di due diversi emendamenti in Finanziaria, il secondo dei quali “sembra contraddire il primo – ha precisato Lo Giudice – e non chiarisce né la città né gli atenei coinvolti”.
Un chiarimento è stato richiesto anche sul caso dello stanziamento di sei milioni di euro per trasformare i locali del vecchio ospedale di Enna alta in centro direzionale regionale, atto firmato dal governo Musumeci. “Ci risulta – ha aggiunto la consigliera di Italia Viva – che questa decisione non sia stata sostenuta dal nuovo governo Schifani e ci chiediamo come mai”.
Le ha fatto eco il sindaco Maurizio Dipietro che ha avanzato richieste specifiche anche riguardo la stazione ferroviaria “ridotta a una fermata di campagna”, e alla strada “Panoramica” i cui lavori di ripristino risultano bloccati da anni. “Se non ci venite in aiuto voi deputati regionali e nazionali, noi amministratori locali possiamo fare ben poco, non abbiamo le competenze per agire”, ha ribadito più volte il primo cittadino di Enna.
La vice presidente dell’Ars Luisa Lantieri, prendendo la parola ha subito chiarito: “Non ci sono dubbi che il Policlinico venga fatto a Enna, è questa la sede del quarto polo universitario”. Sugli emendamenti contraddittori ha poi spiegato: “Su questa vicenda c’è stata un po’ di turbolenza nella maggioranza. D’altra parte si tratta di un semplice atto di indirizzo, non ci sono somme stanziate. Caltanissetta rivendica il Policlicino? Non può farlo, è legata a una specifica convenzione con l’università di Palermo da 19 anni”. Ha anche specificato che “l’ospedale di Enna è strutturato in maniera ottimale per ospitare il Policlinico, mentre la struttura ospedaliera di Caltanissetta richiederebbe una trasformazione corposa, che verrebbe a costare svariati milioni di euro”.
Sulla vicenda del centro direzionale regionale nel vecchio ospedale, Luisa Lantieri ha detto: “Esiste solo una delibera di giunta del governo Musumeci in merito, ma nessuno stanziamento delle somme. Il direttore generale dell’Asp di Enna Francesco Iudica e il presidente della Regione Renato Schifani recentemente si sono confrontati telefonicamente sulla questione, ma non è andata bene, i toni si sono accesi fino alle offese. Il mio personale consiglio è di riprendere la problematica dopo maggio, quando a Iudica scadrà il suo mandato”. E ha aggiunto: “Il direttore dell’Asp è come uno yogurt a breve scadenza, farebbe meglio a pensare meno ai suoi amici dell’Mpa e a occoparsi dei problemi seri della sanità”.
Sull’ipotesi di un Policlinico diffuso ha infine dichiarato: “Non c’è mai stata concretezza su questo. Era una trovata pre elettorale. Resto a disposizione per continuare a portare avanti i progetti di riqualificazione dell’Ennese”.
Anche Fabio Venezia ha rassicurato il Consiglio: “Non può esistere un Policlinico al di fuori di una sede universitaria”, ha affermato, esprimendo poi perplessità sull’operato poco concreto dei governi Musumeci e Schifani sul finanziamento “annunciato e mai attuato” del centro direzionale al vecchio ospedale. In chiusura, il suo appello alla classe politica locale per continuare a lavorare per il bene dell’intero territorio provinciale.
La Redazione