Il Distretto Produttivo della Filiera delle Carni all’evento Divinazione Expo 24 – Agricoltura e Pesca del G7 a Siracusa
Presentazione DI.PRO.CARNI
Un progetto di cooperazione tra imprese nell’ambito del programma CLUSTER in Sicilia
per un percorso comune di filiera, dai campi alla tavola
Tra gli obiettivi: aumentare la competitività nei mercati, implementare i sistemi di qualità con le certificazioni di sistema e di prodotto, introdurre tecnologie innovative per creare valore aggiunto
Siracusa, 27 settembre 2024 – Il Distretto Produttivo della Filiera delle Carni DI.PRO.CARNI ha scelto la vetrina dell’evento Divinazione Expo 24 Agricoltura e Pesca del G7 in corso a Siracusa, per presentare il progetto realizzato nell’ambito del Programma CLUSTER in Sicilia della Regione Siciliana, finanziato dalla misura 13.1 del POC Sicilia 2014/2020 e dall’anticipazione FSC 2021/2027, che coinvolge 22 imprese siciliane dei settori mangimi, foraggi, allevamenti, stabilimenti di macellazione, lavorazione e trasformazione delle carni, punti vendita e ristorazione.
L’occasione è stato il convegno dal titolo “La sostenibilità e la qualità del sistema di allevamento italiano dei bovini da carne” che si terrà domani, venerdì 27 settembre, a partire dalle 10 nell’antico residence alla Giudecca di Ortigia nel corso del quale sono internuti, tra gli altri, Gianni Dipasquale, presidente del Distretto Produttivo Filiera Carni Sicilia ed il coordinatore Vincenzo Chiofalo, dell’Università di Messina.
Il Distretto Produttivo della Filiera delle Carni (Società Consortile a responsabilità limitata, DI.PRO.CARNI S.c.a.r.l.) è un sistema produttivo che si propone di elevare il livello qualitativo delle carni e dei derivati, introdurre tecnologie e metodologie innovative per aumentare la competitività nei mercati, implementare i sistemi qualità per le certificazioni di sistema e di prodotto.
“Il consolidamento della filiera può essere garantito solo attraverso lo sviluppo e l’applicazione di itinerari di innovazione tecnologica – anticipa il presidente Gianni Dipasquale – Il Distretto intende sviluppare una rete efficace e stabile di sinergie, integrazioni e collegamenti fra il sistema dalla ricerca tecnologica ed il sistema imprenditoriale”.
Obiettivi che si muovono verso una forte caratterizzazione, con il mantenimento delle tradizioni produttive locali legate alla filiera delle carni (sistemi di allevamento anche con razze autoctone, rispettosi dell’ambiente) per i quali servono investimenti per piattaforme logistiche di filiera, di marketing commerciale, dei sistemi di certificazione di qualità e dei sistemi di tracciabilità mediante blockchain e tecnologie innovative quali meat code, totem e banchi frigo intelligenti.
“Risulta più che mai necessario valorizzare le produzioni agro-alimentari siciliane e fortificare la filiera – aggiunge il presidente Dipasquale – alla luce delle nuove esigenze dei mercati, sempre più attenti alle produzioni tipiche regionali, agli aspetti legati alla qualità e alla sicurezza alimentare”.
Il progetto prevede anche azioni di ammodernamento ed adeguamento dei sistemi di gestione dell’allevamento, nell’ottica del crescente livello genetico dei bovini da carne e dei suini allevati in Sicilia; azioni di intervento finalizzate al miglioramento della qualità e della conservabilità della carne; azioni di incentivazione e sostegno della produzione di nuovi prodotti derivati della carne dalle razze bovine e suine.
“Lo scopo del distretto – spiega il coordinatore, prof Vincenzo Chiofalo – è quello della cooperazione tra i partner attraverso un percorso comune di filiera, dai campi alla tavola. A tale fine, è stato messo a punto un piano operativo per progettare e trasferire alle imprese coinvolte gli strumenti, le metodologie, le linee guida necessarie per organizzare e gestire una rete sia orizzontale che verticale tra imprese, utilizzando tecnologie di ultima generazione”. “Questa attività oltre a favorire l’integrazione e la collaborazione tra i partner e, quindi, fra i diversi anelli della filiera produttiva– conclude – permetterà di conferire un valore aggiunto alle produzioni delle carni e dei derivati per ogni segmento coinvolto, e di imprimere un ulteriore segnale imprenditoriale nella valorizzazione della sostenibilità e della qualità”.