Siamo nell’ anno 884, ed ecco cosa avrebbe visto Sant’ Elia da Enna affacciato dal monte che prenderà il suo nome sopra #Palmi, esattamente nello stesso luogo ove oggi ci sono le tre Croci, dove si gode da sempre uno dei più spettacolari e suggestivi panorami d’ #Italia.
Era l’ 884 ed Elia da Enna (detto il Giovane, o lo Juniore, o il Nuovo) dopo una visione mistica avuta in #Grecia in cui vide proprio questi luoghi nei territori delle odierne Palmi e #Seminara, venne a fondare il suo Monastero che diventerà uno dei più importanti Monasteri del Periodo Bizantino.
Elia affacciato dalle odierne tre Croci del monte Aulinas (così era chiamato) e forse anche Salinas, non avrebbe visto Palmi il cui primo nucleo sarà fondato circa 70 anni dopo dai nostri antenati profughi di #Tauriana; non avrebbe visto Gioia Tauro con il suo grande Porto internazionale, Rosarno, San Ferdinando, Nicotera, e tutti i paesi odierni della Piana di Gioia Tauro.
Ha visto solamente Tauriana con il suo porto di epoca Romana che sorgeva secondo le indagini Archeologiche proprio in corrispondenza del quartiere odierno di Pietrenere, con il molo maggiore in muratura che correva dallo scoglio del Fortino fino all’ Hotel Sud Paradise. Non vi era alcuna spiaggia (a parte la località Scinà) ed il mare quindi arrivava proprio sotto costa. Le imbarcazioni entravano in questo porto da Nord, ovvero dove oggi vi è il Villaggio Donna Canfora ed il ristorante L’ Oasi; dove oggi si cammina a piedi o con gli automezzi, un tempo vi era il mare di Tauriana. Forse Elia avrebbe visto anche qualche piccolo villaggio in lontananza ma soprattutto ha visto #Tauriana, la Capitale della Valle delle Saline (l’ odierna Piana di Gioia Tauro), con la sua sede Vescovile di antica memoria, con gli edifici pubblici e le case degli abitanti che, nei secoli successivi, daranno vita a tante odierne città della Piana. Ha visto Tauriana con i suoi luoghi di culto Cristiano da cui poi il Cristianesimo si è diffuso in tutta la Regione, avrebbe certamente rivolto il suo Sguardo ed il suo Cuore in direzione di quel Faro che è la tomba di San Fantino il Cavallaro, proprio a Tauriana, il Primo Santo di Calabria, un Santo già Antico ai tempi di Elia e di cui il suo Sepolcro e Santuario sono ancora oggi esistenti, ha visto Tauriana, la città che accoglierà le sue spoglie dopo la sua morte avvenuta il 17 Agosto dell’ anno 903 a Tessalonica, l’ odierna Salonicco, in Grecia, per custodirle per sempre nella terra della Valle delle Saline, il luogo dove Egli ha chiesto di essere sepolto e divenuta ancor di più Terra Santa. Dove adesso c’ è Palmi, proprio sotto i suoi occhi, ai piedi del suo Monte Sant’ Elia, avrebbe visto invece solo una distesa di ulivi, di palme (da queste ultime prenderà il nome Palmi), sicuramente anche i boschi delle pendici del monte erano più estesi ai suoi piedi; e sicuramente avrebbe ancora visto da quella altitudine anche qualche vigneto e fattoria che sin dall’ epoca Romana (come attestano le fonti Storiche e le indagini Archeologiche), insistevano nel quadrilatero dell’ odierna Palmi ed appartenute certamente a facoltosi proprietari cittadini della Tauriana Italica e poi Romana. Da quel Strabiliante luogo lassù in alto, a circa 582 mt. sul livello del mare dove Egli ha costruito in primis il suo Romitorio, da dove poteva osservare anche la sua amata terra natia, la #Sicilia, ecco cosa ha visto il Nostro Sant’ Elia da #Enna.
( Enna 823 – Tessalonica 17 Agosto 903 ).
Il Tempo passa, la Storia rimane !
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