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Stop a Movida rumorosa”, già il titolo è tutto un programma… Ci riferiamo all’articolo uscito il 24 giugno su un quotidiano. Parlare di movida ad Enna è un po’ troppo, possiamo considerarla un modo per i ragazzi di stare insieme, di condividere un po’ di tempo e soprattutto di trascorrere qualche ora in più fuori in questo periodo estivo e di fine scuola. L’unico modo per trascorrere qualche ora insieme ad Enna è proprio fare lo struscio al Belvedere e prendere qualcosa da bere, se togliamo anche questo Enna resterà una città di “vecchi” in cui i ragazzi hanno poco e niente da fare e sono invogliati ancor di più ad andare via. Quindi capiamo perfettamente che i residenti del centro vorrebbero più tranquillità e che i ragazzi debbano comportarsi in maniera più equilibrata e rispettosa, ma non potete togliere ai ragazzi l’unica cosa che è concessa ad Enna: ritrovarsi al Belvedere, trascorrere qualche ora all’aperto e ascoltare un po’ di musica che viene offerta dai locali del centro… Se questa è Movida non avete idea di quello che c’è nelle grandi città, ciò che Enna non offre e non potrà mai offrire, a maggior ragione se ci si scontra con questo tipo di mentalità in cui magari si vorrebbero i locali chiusi a mezzanotte e tutti a casa, praticamente una città “morta”. Che si invochino più controlli da parte della polizia municipale e delle forze dell’ordine, che ben venga, perché questo porterebbe maggiore serenità per gli stessi ragazzi e uno sprone a comportarsi meglio, ma che questo si debba tradurre nel limitare o addirittura vietare determinate cose, che sono poi banali oltre che semplici, non sarebbe altro che svilire la possibilità di ritrovarsi oltre ad ammazzare una città che già non è per niente a misura di ragazzi… Pertanto invitiamo i nostri concittadini ad essere meno rigidi, a capire che i tempi sono cambiati e soprattutto a rendersi conto che i ragazzi devono avere un momento di sfogo sia pur nella correttezza e responsabilità.
Gioventù Nazionale Enna circolo “Memento Audere Semper”