Un ragazzo che si trova crescere tra la voglia di legalità e giustizia del fratello e un padre invece che rimane “uomo d’onore”. E’ quanto racconta Giovanni Impastato sul suo libro “Mio Fratello” non un documento storico o una raccolta di atti processionali ma Il racconto di momenti vissuti sul suo rapporto con il fratello Peppino presentato mercoledì scorso a Enna nei ristrutturati locali del Convento dei Cappuccini. L’iniziativa è stato promossa da presidio di Enna Libera Contro le Mafie e dalla Camera del Lavoro della Cgil. Alla presentazione presenti la responsabile ennese di Libera Margherita Lazzara che ha parlato dell’attività svolta sul territorio in particolare con le scuole e della sensibilizzazione verso le istituzioni preposte per utilizzare i beni confiscati a mafiosi per metterli a servizio delle comunità. Il sindaco di Enna Maurizio Dipietro che ha assicurato il pieno appoggio dell’amministrazione comunale a qualsiasi iniziativa antimafia promossa da Libera. Il segretario generale provinciale della Cgil Antonio Malaguarnera che ribadisce l’attività del sindacato verso la difesa dei diritti dei lavoratori che la prima vera attività antimafia. Il giornalista Josè Trovato moderatore degli interventi, anche lui impegnato sul fronte antimafia con numerosi libri scritti in tal senso e che ha esortato la classe imprenditoriale della città di Enna a costituire una associazione Antiracket. E poi Giovanni Impastato che dopo aver spiegato il perché della produzione di questo libro, dove viene rappresentata il contesto e la famiglia in cui è cresciuto ed il suo rapporto con il fratello Peppino 5 anni più grande di lui, ha risposto alle numerose domande che gli sono state fatte dai tanti giovani presenti all’evento. Ha partecipato all’incontro anche il Senatore Fabrizio Trentacoste.
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