
Il 12 febbraio proiezione del film “Case Sparse” di Gianne Celati a cura di Ivan Catalano organizzata dal Garage presso l’associazione Mondoperaio
Il Garage Arts Platform presenta il terzo appuntamento dedicato ai film di Gianni Celati, parte del programma di incontri “Imparare a guardare” a cura di Ivan Catalano, con la gentile concessione di Luca Buelli – Pierrot e la rosa.
L’incontro è fissato per domenica 12 febbraio alle ore 19 presso la sede dell’associazione culturale Mondoperaio in via Ree Pentite 31, Enna Alta. Ingresso libero con tessera Garage o Mondoperaio 2022-23.
Il Garage Arts Platform sarà ospite a Enna Alta presso i locali di Mondoperaio in uno spazio più contenuto e semplice da riscaldare, cosa fondamentale per organizzare incontri “statici” in questi mesi freddi. Le due associazioni hanno infatti da poco firmato un accordo per collaborazioni future e ospitalità reciproca, per facilitare la partecipazione a incontri ed eventi da parte dei tesserati di entrambe le associazioni e per ospitare in entrambe le sedi incontri e manifestazioni.
Con questa proiezione si chiude il ciclo di incontri a cura di Ivan Catalano dedicato alla trilogia di Gianni Celati aperta con la proiezione nei mesi scorsi di “Strada Provinciale delle Anime” (1991) e continuato con “Il Mondo di Luigi Ghirri” (1998). In questa trilogia video Celati prosegue e integra la sua attività di scrittore, compiendo una significativa riflessione sulla modernità, sulle condizioni del vedere e percepire, relazionandosi al mondo esterno liberi da pigrizia e dai preconcetti del guardare.
IL FILM: CASE SPARSE. VISIONI DI CASE CHE CROLLANO
(Italia-Germania/2002 – Durata: 61′)
Regia e sceneggiatura: Gianni Celati.
Con la partecipazione di John Berger, Bianca Maria D’Amato, Alberto Sironi. Fotografia: Paolo Muran. Montaggio: Lamberto Borsetti. Produzione: Luca Buelli per Pierrot e La Rosa, Stefilm, Zdf/Arte.
La campagna attorno al delta del Po è costellata di casolari abbandonati.
Il paesaggio attorno appare deserto, quasi del tutto privo di presenze umane.
Su questo sfondo, alcuni personaggi raccontano le storie del loro legame con queste terre. Gianni Celati – allievo di Italo Calvino e considerato oggi uno dei migliori scrittori italiani contemporanei, venuto a mancare a inizio 2022 – documenta con uno stile narrativo superbo la tragedia e la perdita di valori in questo nuovo paesaggio di desolazione.
Le parole di Gianni Celati: “L’idea principale è di non mostrare le migliaia di case che crollano nelle campagne della valle del Po come malinconici resti del passato, ma come uno tra i più sorprendenti aspetti d’un paesaggio moderno. In un’epoca in cui si tende a restaurare tutto per cancellare le tracce del tempo, queste case portano i segni d’una profondità del tempo e così pongono la domanda: cosa fare delle nostre rovine, cosa fare di tutto ciò che è arcaico e sorpassato, e non può essere smerciato come un altro articolo di consumo? E’ un problema che diventerà sempre più pressante, e che già ora si pone nella riattivazione di molti luoghi lasciati in abbandono e trasformati in musei o spazi culturali”.