Energia: Cgil e Filctem, la Sicilia può essere laboratorio di un grande progetto energetico. La regione apra il confronto sul proprio piano e gli investimenti, a partire da quelli di Terna
Palermo, 8 mar “La Sicilia può dare un aiuto importante al Paese sul fronte dell’energia . Oltre ad un totale di potenza elettrica già installata di 7.948,468 MW (Idrico 743,34 , Eolico 1.871,618, Fotovoltaico 678,00, Termico 4.655,51) e una capacità di implementazione sostanziale avanzata , l’Isola, in questo delicato momento, può anche offrire importanti riserve e capacità di immediato approvvigionamento delle fonti fossili, sebbene queste siano destinate nel medio-lungo periodo ad essere sostituite”. Lo sostengono la Cgil e la Filctem siciliane che aggiungono: “Perché le enormi potenzialità dell’Isola si dispieghino- sostengono la segretaria regionale Cgil Gabriella Messina e il segretario generale della Filctem Giacomo Rota – occorre però che il governo regionale apra davvero le porte e avvii un confronto trasparente con aziende, territori e sindacato, chiarendo in primo luogo gli obiettivi del proprio piano energetico e i progetti che vuole realizzare”. Per Cgil e Filctem “il mutato scenario, con la guerra in Ucraina, impone di stringere i tempi e di superare la prassi del confronto a compartimenti stagni, coinvolgendo tutti gli attori, il cui contributo può essere determinante per puntare agli obiettivi dell’ aumento della produzione, delle opportunità, degli investimenti e del lavoro”. A meno che “non si voglia continuare ad inseguire le emergenze con tutte le drammatiche conseguenze che ciò comporta. Si apra subito dunque il confronto- sottolineano Messina e Rota- sulle prospettive future e sull’utilizzo del potenziale energetico posseduto. La Sicilia – concludono-può essere laboratorio di un grande progetto energetico con tutte le aziende, a cominciare da Terna, con i territori e il sindacato per definire obiettivi, investimenti, autorizzazioni, lavoro,occupazione”.