Dissesto idrogeologico, il presidente della Consulta nazionale dei distretti del Cibo, Angelo Barone. “Il MASAF istituisca una Cabina di regia. Servono interventi infrastrutturali non più procrastinabili. Essenziale il ruolo degli agricoltori nella manutenzione del territorio e la tutela del paesaggio agricolo”
Roma, 25 maggio 2023 – “Il ruolo degli agricoltori nella manutenzione del territorio e la tutela del paesaggio agricolo è essenziale ed esprimiamo apprezzamento per le affermazioni del ministro Francesco Lollobrigida che ha riconosciuto nei distretti del Cibo, un nuovo modello di sviluppo sostenibile del sistema agroalimentare italiano; e ringraziamo anche l’onorevole Maria Chiara Gadda per aver sollevato in Parlamento la questione sulla necessità dell’istituzione una cabina di regia al Masaf”. Lo dichiara il presidente nazionale della Consulta dei Distretti del Cibo, Angelo Barone, che nell’ esprimere solidarietà e vicinanza alle popolazioni emiliane e marchigiane colpite dall’alluvione dei giorni scorsi, sottolinea quanto urgente sia una cabina di regia, confermando lo spirito di collaborazione che caratterizza le attività della Consulta sin dalla sua costituzione con il Ministero.
“Servono procedure più snelle e ulteriori risorse – sottolinea il presidente Barone – e soprattutto, una corretta utilizzazione delle risorse del PNRR per gli interventi in opere pubbliche non più procrastinabili”. “Il dolore per la perdita di vite umane, lo sconvolgimento di intere comunità colpite dall’alluvione in Emilia Romagna e nelle Marche non hanno lasciato spazio, perché superfluo, a qualunque commento – commenta – Il cambiamento climatico in atto ha certamente un ruolo, ma il disastro idrogeologico italiano, ormai sotto gli occhi di tutti, è figlio di un male atavico nel nostro Paese, della colpevole superficialità perpetrata per decenni con cui tutti i Governi hanno trattato il tema della prevenzione e della tutela del territorio. Per questo oggi è necessario uno scatto di orgoglio e un cambio di passo deciso”.
La Consulta dei Distretti del Cibo ha adottato delle buone pratiche agricole e forestali per la prevenzione del dissesto idrogeologico che contemplano le migliori pratiche agronomiche e selvicolturali adattate alle esigenze dei singoli territori. Le linee guida che mirano a garantire: la conservazione della stabilità dei suoli, il ripristino della stabilità dei suoli, la corretta conduzione dei terreni agricoli, il ripristino delle scarpate, dei ciglioni e dei muretti para terra, la corretta messa a dimora delle piante arboree, la corretta lavorazione dei terreni, il corretto mantenimento dei fossati, dei fossi e delle scoline, la corretta gestione degli inerbimenti.
“Tali linee guida saranno adottate nei territori dei singoli distretti spiega Angelo Barone – I territori devono essere messi in sicurezza con svariati accorgimenti. Per questo motivo è importante allocare maggiore risorse alla disponibilità dei distretti del cibo che nella loro programmazione interloquiscono per loro natura sia con le imprese che le amministrazioni locali”. “Buona parte delle pratiche verranno analizzate anche nell’ottica di un aumento della vitalità dell’ecosistema suolo e dell’ecosistema agrario più in generale, fattore che può influire sinergicamente sulla difesa delle colture agrarie contro agenti patogeni e/o stress climatici e sul potere assorbente del sistema suolo”.