Disabili: il governo Meloni con il Fondo unico taglia oltre 100 milioni . Ai caregiver 50-60 euro per un intero anno. Cgil: “Uno schiaffo ai più fragili e alle loro famiglie”
Palermo, 12 dic- In alcuni comuni della Sicilia in questi giorni sono arrivati alle famiglie delle persone con disabilità i fondi per i caregiver: tra 50 e 60 euro per tutto l’anno. “Una miseria- denuncia la Cgil con il segretario regionale confederale Francesco Lucchesi e Franco Gangemi, responsabile Cgil per le politiche sulla disabilità– il risultato dei tagli del governo che colpiscono soggetti più fragili”. “Di fatto – aggiungono i due esponenti sindacali- la condizione di vita di 3 milioni di donne e uomini con fragilità in Italia, oltre 16 mila in Sicilia, peggiorano di giorno in giorno e le famiglie delle persone con disabilità sono sempre più sole ad affrontare le problematiche sociali, socio-sanitarie e assistenziali che si propongono quotidianamente”. La Cgil riepiloga: “Prima sono stati sospesi i 350 milioni di euro del Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità per l’avvio della legge quadro 227/21, senza nessuna reale garanzia di recupero di tali cifre per il 2024. Poi è stato istituito il fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità tagliandone però quattro preesistenti( il fondo per l’inclusione delle persone con disabilità, il fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità, il fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare, il fondo per l’inclusione delle persone sorde e con ipoacusia). E’ qui – rilevano Lucchesi e Gangemi- il capolavoro di un governo che in campagna elettorale prometteva attenzione alle persone fragili: il nuovo fondo ha avuto una dotazione annuale di 232 milioni, mentre la somma delle dotazioni finanziarie dei fondi eliminati ammontava a 336 milioni. Dunque – sottolineano i due esponenti della Cgil – di fatto il governo ha tagliato oltre 100 milioni”. Per quanto riguarda i caregiver i due esponenti della Cgil sottolineano “il ruolo fondamentale che queste figure hanno nella cura giornaliera del disabile non autosuffiiente, sostituendosi molto spesso alle istituzioni e allo stato sempre più lontano e assente”. Il sindacato chiede un tavolo tecnico sulle disabilità in Sicilia “che faccia proprie le proposte della piattaforma della Cgil Sicilia”.