Riprendendo le dichiarazioni ufficiali della Dirigente Scolastica del Majorana-Cascino Lidia Di Gangi, durante l’assemblea studentesca organizzata dai Rappresentanti di Istituto in merito al tema della legalizzazione della cannabis, con il confronto tra gli studenti e gli esperti dell’Associazione “Meglio Legale”, che raccoglie al suo interno parlamentari, medici, imprenditori, avvocati, giornalisti, lavoratori, semplici cittadini e studenti, la polizia è entrata all’interno della struttura scolastica registrando le generalità dei rappresentanti.
Il fatto è stato definito dal Dirigente assolutamente inspiegabile e da chiarire nelle sedi opportune.
L’assemblea era stata regolarmente autorizzata al fine di stimolare un dibattito serio, responsabile e costruttivo.
La vicenda ha suscitato non poche perplessità e disagio.
“La conoscenza, il confronto, il dibattito, lo studio delle problematiche più attuali e future della nostra comunità, oggi della cannabis domani di qualsivoglia altra tematica sociale e culturale, è imprescindibile per una scuola al passo con i tempi. Gli studenti sono fiaccole da accendere con grande senso del dovere e spunti di riflessione morale e sociale, non soltanto vasi da riempire con le consuete nozioni accademiche. Sono il cuore pulsante della nostra società e vanno informati e guidati al meglio delle nostre possibilità “. Chiara e netta la posizione del Dirigente.
Il Diritto di assemblea ed il Diritto alla libera espressione del pensiero sanciti dalla nostra
Costituzione sono insindacabili ed incontestabili.
Esprimiamo massima solidarietà ai rappresentanti degli studenti e agli studenti tutti della scuola di Piazza Armerina; la Consulta Provinciale degli Studenti di Enna, massimo organo di rappresentanza istituzionale della nostra Provincia, difenderà sempre i diritti degli studenti da essa rappresentati.
Come da regolamento e da linee guida nazionali, svilupperemo il confronto critico, costruttivo e più ampio tra gli studenti del nostro territorio, garantendo il rispetto dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti.
Confidiamo che i vertici della Polizia di Stato, che nella nostra Provincia hanno sempre collaborato con gli studenti e con i loro rappresentanti, possano fare chiarezza sull’accaduto.
Il mondo della politica e dell’associazionismo studentesco hanno già preso posizioni, tramite l’attività parlamentare e al tavolo ministeriale delle associazioni.
Abbiamo deciso di rispettare la volontà della comunità studentesca piazzese, tramite i loro rappresentanti, di non esprimerci immediatamente nell’attesa delle dichiarazioni del Dirigente e di un report di quanto accaduto fatto dagli studenti al fine di essere più chiari e trasparenti possibili.
La CPS Enna discuterà dell’accaduto alla prossima plenaria, impegnandosi al massimo delle proprie capacità al fine di chiarire quanto successo.
Visite: 118