
Alerci (GD): “L’On Longi inventa attacchi alla divisa ed ignora la gravità dei fatti del Majorana-Cascino”
All’On. Longi di Fratelli d’Italia, con modestia ed educazione, chiederei uno sforzo di elaborazione politica che vada qualche metro oltre i beceri toni propagandistici tipici del partito che rappresenta.
Perché se è semplice e veloce farneticare sulla stampa di attacchi alle forze dell’ordine (riuscendo ovviamente a mettere in mezzo, con una sana dose di qualunquismo, la frase “un PD che, oggi più che mai, è focalizzato su temi quali le droghe, i diritti lgbt e l’immigrazione”), sarebbe più giusto che l’On. Longi incontrasse gli studenti coinvolti, pur non essendo cittadini del suo collegio di elezione, affinché possa comprendere cosa significa per un 18enne appassionato di politica essere identificato (senza conseguenze, come specifica la Questura nel chiarimento successivo al nostro interessamento del caso) per aver organizzato un’assemblea in un momento storico in cui più della metà degli aventi diritto non va a votare.
Non trova alcun fondamento la versione del “controllo di routine” su disordini e quant’altro: non è fondata sopratutto alla luce del comunicato della Questura di Enna che non menziona MAI controlli di routine, che per altro non avvengono in queste modalità così singolari.
Davvero l’On. Longi sostiene che, in caso di disordini, si sarebbero presentati due agenti in abiti civili, senza peraltro alcuna segnalazione della Dirigenza che certo si accorgerebbe di eventuali problemi di ordine pubblico?
Davvero l’On. Longi sostiene che sia normale chiedere dei nominativi (a questo punto, in maniera informale) senza fornire alcun tipo di spiegazione, a dei ragazzi democraticamente eletti e legalmente autorizzati a svolgere il proprio ruolo?
All’On. Longi consiglio anche una più attenta lettura di notizie e comunicati: contrariamente a quanto sostiene, è stata proprio la preside a confermare l’avvenuta richiesta dei nominativi dei ragazzi coinvolti. Ed è la dirigente stessa a parlare di una situazione di “disagio per l’insolito accesso dentro una scuola delle forze dell’ordine”
Ritengo quindi che l’attacco rivolto all’On. Marino, a cui ancora una volta va il ringraziamento e la stima di tutta l’organizzazione che rappresento, sia solo un segnale di nervosismo di chi pensa ancora di poter portare avanti il suo mandato parlamentare inventando attacchi a destra e a manca, oggi le forze dell’ordine e domani chissà.
Noi andiamo avanti, nonostante voi e spesso, come sta volta, contro di voi.