IL PARTITO DEMOCRATICO DI CENTURIPE FA CAMPAGNA ELETTORALE RACCONTANDO BUGIE.
SI ATTRIBUISCE MERITI DI RIAPERTURA DEL MUSEO ARCHEOLOGICO REGIONALE DI CENTURIPE CHE NON GLI SPETTANO
In data 20 maggio 2024, viene pubblicato sulla pagina ufficiale del Partito Democratico di Centuripe, un comunicato, evidenziando che, grazie all’intervento dell’On. Fabio Venezia e ad una sua interrogazione parlamentare, viene promossa la riattivazione dei servizi essenziali del Museo Archeologico Regionale di Centuripe, come la manutenzione dell’illuminazione e degli impianti.
Non c’è cosa più falsa che possa essere scritta! Sono i fatti a smentirli!
Tralasciando il fatto che l’On. Venezia abbia presenziato nel nostro comune ignorando un quanto meno educato saluto alle istituzioni di cui io sono rappresentante, la sopracitata interrogazione viene presentata in Parlamento a novembre 2023 su sollecitazione del PD locale, sicuramente informato di quanto stavo già da diverso tempo (almeno un anno) portando avanti con l’Assessorato Regionale e con la Direzione del Parco Archeologico di Catania.
È un progetto che non riguarda solo la manutenzione per la riapertura di tutto il Museo, di cui sono l’unico artefice con l’Assessorato e della Direzione del Parco, ma che comprende anche altri progetti di valorizzazione e recupero di opere d’arte di pertinenza centuripina che verranno formalizzati e realizzati a breve.
Se qualcuno volesse far campagna elettorale dovrebbe avere l’onestà intellettuale di non di dire certe nefandezze.
È certo che il 07 giugno 2024, sicuramente non grazie all’intercessione dell’On. Venezia o del PD di Centuripe, il Museo sarà di nuovo riaperto, grazie a chi ha realmente lavorato per questo obiettivo, cioè il sottoscritto, l’Assessorato Regionale ed il Parco.
Alla riapertura dei piani superiori, chiusi da dieci anni, saranno presenti: l’Assessore Regionale Paolo Scarpinato, il Direttore di Archeologia Viva Piero Pruneti, lo Storico Aldo Schiavone, gli Archeologi Giulia Falco e Giacomo Biondi, il Soprintendente Angelo Di Franco ed il Direttore del Parco Giuseppe D’Urso.
Come diceva qualcuno “Diamo a Cesare quel che è di Cesare!”