Caos in consiglio comunale, EcoEnnaRifiuti al centro delle polemiche
“Enna ridotta così. Vi ricordate?”, scrive Rosalinda Campanile sul suo profilo Facebook, mostrando foto che ritraggono ammassi di spazzatura per le vie della città.
“Correva l’anno 2014”, continua la Campanile, “poi, i cittadini scelsero un sindaco allora sconosciuto che vinse su un uomo molto conosciuto. Quel Sindaco (sconosciuto), oggi denominato dall’opposizione “l’uomo solo al comando” costituì, per Sua intuizione, la Società ECOENNARIFIUTI.”
“ENNA OGGI È UNA CITTÀ PULITA”, afferma la consigliera comunale.
“Attraverso strumentali cavilli che nulla hanno a che vedere con l’affidamento del servizio alla società ECOENNARIFIUTI, È STATA BOCCIATA LA DELIBERA DI RINNOVO DELL’AFFIDAMENTO ad EcoEnna.”
Accusa poi i consiglieri di opposizione: “Sono loro i garanti della legittimità degli atti”, riferendosi ai Dirigenti del Comune, “e non i consiglieri comunali che possono non avere nessuna competenza giuridica. Enna è tra le città più pulite d’Italia. Affermazione indiscussa”.
Specifica poi: “Mi sono dimessa ben due volte per contestare percorsi che non condividevo. Ma sui rifiuti c’è solo da dire GRAZIE SINDACO e GIÙ LE MANI DAL SISTEMA RIFIUTI.”
Affermazione che potrebbe risultare ai più incomprensibile, detta da chi, sempre sul proprio profilo Facebook, scrive: “Epperó … Il trasformismo è un fenomeno non solo italiano, che ha radici storiche importanti da Depretis a Cavour ma comunemente usato per esprimere un giudizio sprezzante nei confronti di chi cambia posizione politica per opportunismo. Trasformismo di chi? Di chi viene eletto da una parte e si sposta dall’altra (anche di banco). Di chi si è candidato contro il sistema PD e adesso siede tra quei banchi con i voti di tanti amici (anche miei) che mai avrebbero votato chi oggi siede tra i banchi del pd. Di chi contraffa’ il simbolo grazie al quale è stato eletto (Dipietro sindaco cancellato) per vergogna. Di chi fa le battaglie insieme al candidato contro Dipietro. Ma sento astio e rancore proveniente anche da amici che per ambizioni politiche di sono lasciati travolgere da brutti sentimenti. Sentimenti che non mi appartengono e che mi lasciano solo profondamente dispiaciuta. Ognuno è libero di cambiare posizione, idee e pure banco. Figuriamoci. Capita a tutti. Insultare gli altri di trasformismo quando si è l’esempio lampante di trasformismo (anche grafico) (anche di banco) non è un bel mostrarsi.” Sembra quasi che, per alcuni tratti ed in alcuni punti, la Campanile si riferisca alle parole pronunciate da lei stessa nei passi citati precedentemente. Sembra quasi che là Campanile abbia dimenticato le dirette sui social, i comunicati stampa e tutte le dichiarazioni in consiglio comunale dove si scagliava senza mezzi termini contro l’attuale Sindaco, dimettendosi dal ruolo di assessore per ben due volte.
“Da LUNEDÌ SI OCCUPA SALA EUNO PERCHÉ LA SOCIETÀ ECOENNASERVIZI MERITA IL RIAFFIDAMENTO E GLI ENNESI MERITIAMO UNA CITTÀ PULITA.”, l’ultima affermazione conclusiva del comunicato-sfogo sui social dell’ex assessore.
A scatenare la polemica, un comunicato condiviso sui social dai gruppi consiliari di opposizione. La grafica del comunicato riporta il simbolo di “Siamo Enna” senza però la scritta “Dipietro Sindaco”. È stata Rosalinda Campanile stessa, sempre tramite i social, a far notare questa differenza tra i simboli elettorali. Interviene subito il consigliere Marco Greco (PD) che, rispondendo alla Campanile, specifica : “Colpa mia! Ho curato io la grafica, avevamo preparato una bozza col logo corretto (dopo che il Consigliere Trovato mi aveva segnalato che il logo era sbagliato) e per un mio errore è stata pubblicata questa!
Se vuoi, al prossimo Consiglio, ti faccio anche vedere le chat col grafico. Nulla di politico quindi, solo uno sbaglio tecnico imputabile a me e solo a me, non ai consiglieri del gruppo Siamo Enna.” Non è bastata però l’excusatio del consigliere Greco a fermare la Campanile dall’accusare di trasformismo i suoi (ormai ex, a quanto pare) compagni di viaggio (non di partito, a scanso di equivoci!), con un excursus storico su De Petris e Cavour, che poco si addice al contesto e a chi, liberamente e nel pieno dei principi democratici, ha deciso di dimettersi più di una volta in pieno contrasto con la linea del Sindaco sostenuto per due tornate elettorali di seguito. In ogni caso, quello che si registra, senza alcun dubbio ed in maniera fattuale, è una piena e ormai consapevole sconfitta del Sindaco e della sua Amministrazione: 12 a 12 i voti dell’aula alla presenza di 24 consiglieri.
“Il sindaco Dipietro ha cambiato in gran segreto lo statuto della società EcoEnnaServizi, togliendo ai rappresentanti della città (i consiglieri comunali) ogni competenza, per decidere da solo e senza controllo sulla gestione del servizio integrato rifiuti.
Intende ora affidare il servizio alla stessa società, con un costo previsto di circa 100 milioni di euro per i prossimi 15 anni che risulterebbe tutto a carico dei cittadini, ma senza alcuna garanzia di verifica diretta dell’operato della stessa.
Si tratta di modifiche sostanziali che consentiranno ad esempio all’attuale sindaco o ad un suo qualsiasi successore di procedere allo scioglimento della società in totale autonomia e nel chiuso della propria stanza.
Abbiamo scoperto tutto questo e abbiamo chiesto a lui e ai suoi consiglieri di ripristinare le vecchie regole, ma abbiamo trovato un muro fatto di mancanza di dialogo e di buon senso.
LORO non intendono tornare indietro!
NOI vorremmo riaffidare il servizio, ma con le regole precedenti che avevano dimostrato di funzionare!
NON CI FIDIAMO DI UNA SOCIETÀ IN CUI TUTTE LE DECISIONI PIÙ IMPORTANTI VENGONO PRESE DA UN ‘UOMO SOLO AL COMANDO’ “. Questo il comunicato a firma dei Consiglieri Comunali Giuseppe Trovato (SiAmoEnna), Serafino Torregrossa (SiAmoEnna), Paolo Gargaglione (Moderati per Enna), Giusy Macaluso (Moderati per Enna), Michele Baldi (Moderati per Enna), Gaetano Fazzi (DC), Stefania Fazzi (DC), Salvatore Cappa (PD), Tiziana Arena (PD), Marco Greco (PD), Mirko Andolina (PD), Dario Cardaci (Nuova Cittadinanza)’.
Ma aldilà di qualsiasi valutazione politica, i cittadini continuano a lamentare problemi ormai noti all’Amministrazione, quali illuminazione, strade dissestate, piante ed erbacce a più non posso e, ultima ma non per importanza, la pulizia della città. Ed ecco che quindi le parole della Campanile “ENNA OGGI È UNA CITTÀ PULITA” (in maiuscolo) non corrispondo, viste le numerose segnalazioni dei cittadini, alla verità.
Andrea Greco