ANCORA SULL’IMMIGRAZIONE
Se non ci fossero stati circa centomila morti di immigrati nel Mediterraneo, oggi dopo la sfilata fatta per la seconda volta dalla Meloni con Ursula Von der Lein, a Lampedusa, parlerei di un secondo atto di una di una squallida commedia.
Nella mia lunga attività di pseudo giornalista mi sono interessato del problema dell’immigrazione fin dal 9 ottobre 2013 pubblicando una nota con il titolo “La tragedia di Lampedusa.”
Da quel momento ho seguito gli atteggiamenti di coloro che stavano al Governo e dall’opposizione di Salvini e, più pesante, dalla Meloni.
Oggi a parte invertite la Meloni parla lo stesso linguaggio di coloro che erano al governo allora, mentre coloro i quali erano al governo usano i termini e la strategia degli oppositori di allora.
Niente di strano dal momento che le due opposte posizioni trattano problemi che sembrano stati scritti da luigi Pirandello, quasi compaesano degli abitanti di Lampedusa, nella commedia “Il gioco delle parti”.
Io ho seguito con la necessaria serietà il problema degli immigrati con diverse mie note pubblicate.
Il 22 0ttobre 2013 – L’Europa e Lampedusa
Il 30 aprile 2014 – Ancora su Lampedusa
Il 20 marzo 2015 – Il problema dell’immigrazione
Il 24 maggio 2017 – L’Italia e l’Europa
Il 29 giugno 2017 – Immigrazione- Tanto tuonò che piovve
Il 5 luglio 2017 – Ancora sull’immigrazione
Il 26 luglio 200\7 – Immigrazione-Mossa strategica della Francia
Il 23 ottobre 2019- Le tragedie dei migranti
Il 6 maggio 2022 – L’Europa: che figura…
Il 10 magio 2022 – Inizio della sua fine, o fine delle sue contradizioni?
Il 7 ottobre 2022 – L’Europa: La vigilia della sua fine.
Ho elencato quasi tutte le mie note scritte, pubblicate su giornali on lin, inserite nei miei libri di Cronaca e riflessioni sulla politica italiana.
Ma una nota particolare “Lettera aperta per il Ministro on. Marco Minniti”, unica persona che ha concretamente cercato di affrontare e risolvere questo annoso problema,
preferisco riportarla integralmente.
10 gennaio 2017
LETTERA APERTA PER IL MINISTRO DEGLI INTERNI
ON. MARCO MINNITI
Esimio Ministro
desidero complimentarmi con Lei che, soltanto dopo poche settimane dal suo insediamento al Ministero degli Interni, è volato a Tripoli per incontrare i vertici del Governo libico ed esaminare tutti gli aspetti collegati al fenomeno migrazione, modificando sostanzialmente il comportamento completamente passivo del suo predecessore il quale, per i grandi (!) meriti guadagnati nel periodo della sua permanenza al Ministero degli Interni, è stato promosso Ministro degli Esteri.
In una mia nota del 9 ottobre 2013, pubblicata su diversi giornali on line e inserita alla pag. 98 del mio libro “Cronaca e riflessioni sulla politica italiana”, consideravo la possibilità di “Creare in Libia un centro di accoglienza per coloro i quali, per motivi seriamente accertati, sono costretti ad emigrare”, verificare e documentare la loro identità, cosa molto difficile effettuare in Italia dove gli immigrati attendono mesi ed anche anni, causando l’intasamento dei Centri di raccolta e determinando frequenti casi di rivolta.
Senza trascurare l’enorme costo del pattugliamento del Mediterraneo con navi ed aerei, del mantenimento di centinaia di migliaia di immigrati e le speculazioni collegate alla spesa sia per il loro viaggio che per la loro permanenza.
In altra nota del 20 marzo 2015, pubblicata sugli stessi giornali on line, riportata alla pag. 249 dello stesso libro, così scrivevo: “Mi ha molto sorpreso la dichiarazione del Ministro Alfano il quale, commentando le notizie che un milione di persone sono in attesa di iniziare il lungo viaggio per raggiungere le coste siciliane, ha affermato che bisogna fermare questo previsto esodo. Ci sono voluti circa venti mesi perché il Ministro degli Interni comprendesse che la regolamentazione dell’afflusso degli immigrati doveva essere meglio gestita”.
Inoltre: “Ci sono voluti circa venti mesi perché Alfano affermasse la necessità di coinvolgere la Libia, proprio in questo momento difficile per la situazione interna che quel Paese attraversa; oggi è più difficile a differenza di venti mesi fa”.
A Lei, che con la sua ben nota serietà e competenza sta affrontando questo enorme problema, l’augurio che possa riuscire a creare le migliori condizioni per una seria e responsabile definizione.
Cordialmente
Ritengo di dovere dare atto che, nel breve periodo della gestione Minniti, l’arrivo dei migranti si ridusse al minimo con una riduzione di oltre il 50% rispetto al precedente anno.