Accademia Pergusea
“IL SEICENTO: SECOLO D’ORO DI SICILIA”
La pittura è Arte, Storia, Cultura; è Emozione!
Questa, in sintesi, è la sensazione emersa lo scorso mercoledì, 29 maggio, dopo avere assistito alla conferenza del dott. Angelo Bartuccio, nella Chiesa del SS. Salvatore, a Enna; Chiesa in prevalente stile barocco, a unica navata, le cui origini risalgono al 1261 (anno di costituzione anche dell’omonima Confraternita); un vero “cammeo”.
Angelo Bartuccio, giovane ennese DOC, storico dell’arte, ha intrattenuto una folta schiera di appassionati, a stento contenuta nella graziosa Chiesa, sul tema
“IL SEICENTO: SECOLO D’ORO DI SICILIA”; evento organizzato dall’Accademia Pergusea, con la collaborazione della Confraternita.
Con la sua cristallina competenza, la sua incontenibile passione e la sua straordinaria capacità divulgativa, Angelo ha catturato l’attenzione di tutti – erano presenti anche il Questore di Enna, Salvatore Fazzino, e l’Assessore comunale Giuseppe La Porta – arricchendone la mente e lo spirito.
Con un rapido excursus storico, il Relatore ha fatto cenno all’influenza che la Controriforma (Concilio di Trento) esercitò nel campo della pittura e come il ‘600 sia stato prospero di grandi opere artistiche; e ciò, per la nutrita “committenza” dei ricchi di quel tempo, i quali anelavano a una loro imperitura memoria e coltivavano il gusto del bello e dello stupore artistico.
Ha parlato, così, del “barocco primitivo” dominato dall’imponente e inquieta figura di Michelangelo Merisi (IL CARAVAGGIO), del “barocco pieno” citando, particolarmente, Guarino Guarini, e finendo con il “tardo barocco” segnato dal terremoto di Val di Noto.
Non ha trascurato di accennare a Filippo Paladini (autorevole rappresentante della scuola caravaggesca) e al nostro Saverio Marchese, alla sua epoca già socio della settecentesca Accademia Pergusea.
Una menzione particolare ha voluto dedicare a Giuseppe Salerno (Lo Zoppo di Gangi) per il suo tratto espressivo potente e originale.
Molte, ha tenuto a precisare Bartuccio, sono le chiese ennesi che ospitano le opere originali non solo dello stesso Caravaggio, ma anche, e soprattutto, degli altri artisti appena nominati e di tanti altri non meno famosi e importanti.
Angelo ha avuto pure accennare alle opere di Raffaello Sanzio da Urbino, il più autentico interprete dell’arte rinascimentale, con la sua spasmodica e assidua ricerca di un armonioso connubio di grazia, dolcezza e potenza espressiva.
Non si è lontani dal vero nell’affermare che la conferenza è stata una vera e propria “Lectio Magistralis”.
E con questa compiaciuta sottolineatura, la dinamica Presidente dell’Accademia, Maria Grazia Lo Iacona, ha voluto complimentarsi con il Relatore, ringraziando, di cuore, il Rettore della Confraternita, Gaetano Di Venti (preziose le sfumature del suo spedito intervento) e rivolgendo un caloroso saluto a tutti i presenti, con in testa il Questore Fazzino e l’Assessore La Porta.
Un suggestivo e interessante “percorso espositivo” della Chiesa ha suggellato l’esaltante evento.
Complimenti e …alla prossima!!
ENZO VICARI
Visite: 250