8 Marzo: Cgil Cisl e Uil regionali scrivono alle deputate dell’Ars. “Tracciamo assieme un percorso di rivendicazione e affermazione al femminile”
Palermo, 7 marzo-La difficile condizione delle donne, in un contesto economico e sociale critico nel suo complesso viene rilevata alla vigilia dell’8 marzo, Giornata internazionale dei diritti della donna, in una lettera inviata alle 13 deputate dell’Assemblea regionale siciliana da Cgil, Cisl e Uil. Nella nota, a firma Elvira Morana ( Cgil), Rosanna Laplaca ( Cisl) e Vilma Maria Costa (Uil), i sindacati sottolineano “la totale disattenzione in Sicilia sulle politiche di genere”, “nonostante sia ampiamente confermata la stretta relazione tra occupazione femminile e crescita economica”. E chiedono alle deputate di “tracciare insieme un processo di rivendicazione e affermazione al femminile con l’individuazione di precisi iter legislativi, che vanno, ad esempio, dal bilancio di genere, alla legge regionale sulla cittadinanza di genere, alla doppia preferenza di genere”.
Cgil Cisl e Uil regionali ricordano che il tasso di occupazione femminile è in Sicilia del 29,3% ( dato nazionale 49%), inferiore di 12 punti rispetto al dato regionale dell’occupazione maschile (40%). Le donne che non lavorano e non studiano in alcune province arrivano al 62,1%. La situazione si fa ancora più difficile per le donne con figli. Le dimissioni volontarie dal lavoro, con la nascita del primo figlio, nel 2021 sono state 1.725 a causa soprattutto dell’insufficienza dei servizi per l’infanzia (9,3%). “E il Pnrr- rilevano Morana, La Placa e Costa- rimane una sfida non colta in assenza di una specifica strategia regionale”. Donde la richiesta un cambio di rotta dando alle donne “risposte che rappresentano al tempo stesso un investimento sul sistema del welfare, sul socio – sanitario ( ad esempio i consultori), la sanità ( punti nascita, medicina di genere), sul sistema educativo e formativo”.