Smart e moderna, la nuova casa degli italiani: novità sul bonus ristrutturazione
Gli eventi degli ultimi 2 anni hanno costretto gli italiani a rimanere sempre più a casa. Tra pandemia globale e il conseguente smartworking, i cittadini dello Stivale hanno riscoperto il proprio rifugio, decidendo di adeguarlo alle nuove prospettive di vita e apportando diverse migliorie. Su tutte quelle di carattere digitale. Andiamo a vedere qualche dettaglio in più a tal proposito.
Smart e moderno: i nuovi trend
Se, dunque, il desiderio è quello di rinnovare la propria casa tenendola al passo coi tempi, è giusto dare un’occhiata a cosa sia di tendenza in questo momento. A partire dal concetto di home office. L’abitazione è, ormai, anche il proprio ufficio e non può non essere provvisto di tutto il necessario per poter lavorare come si deve. Si può, quindi, ricavare il proprio ufficio personale attraverso pareti mobili divisorie, che consentono di non dividere la casa in modo definitivo, ma lasciare la possibilità che le stanze possano ingrandirsi e rimpicciolirsi al bisogno. Inoltre, lo stile minimal sta avendo sempre più il sopravvento su quello opulento di qualche anno fa. Via accessori inutili, le stanze devono poter respirare ed essere fornite dello stretto necessario, magari in chiave moderna. Aboliti gli orpelli di ogni genere, mentre spiccano geometrie semplici e smart, affiancate ad arredi essenziali, come sedie, tavoli e qualche mobile. La carta da parati si fa preferire ad altre decorazioni e incastona come gioielli accessori hi-tech e utili alla domotica.
Molto più diffusi sistemi intelligenti capaci di controllare, anche da remoto, ogni singolo locale della casa, compresi gli elettrodomestici ivi presenti. Domotica, termostati intelligenti, pavimenti riscaldati, infatti, sono tutte installazioni che permettono di risparmiare gas in casa, così come viene approfondito anche in guide online dei fornitori appartenenti al mercato libero. Quindi doppio vantaggio: casa completamente sotto controllo e risparmio sui consumi energetici garantito. Allargando il discorso ai palazzi, anche qui la parola chiave è modernizzazione, come quella termica, ad esempio, che ne migliora il trattenimento del calore tramite le pareti esterne e la classe energetica.
Per fare tutto questo non bisogna per forza demolire, bensì ristrutturare e rigenerare l’edificio, seguendo specifici programmi urbani integrati, per i quali sono stati destinati quasi 3 miliardi di euro, e sfruttando particolari incentivi, come il Superbonus 110%. L’importante è iniziare ad agire, in quanto, ancora oggi il 35% dei palazzi presenti in Italia sono di classe energetica G, ossia l’ultima nella relativa scala di valore.
Bonus ristrutturazione: le novità del 2023
La buona notizia per chiunque decida di ristrutturare il proprio appartamento è che il bonus ristrutturazione è stato prorogato anche nel 2023. La nuova legge di bilancio, che sta per entrare in vigore, conferma le modalità di accesso e di uso di questo particolare incentivo. In particolar modo è stata confermata la percentuale di detrazione, ossia il 50% delle spese sostenute per la ristrutturazione fino ad un massimale di 96mila euro per ogni unità abitativa. Questa detrazione potrà essere ripartita fino a 10 rate del medesimo importo. La situazione sarà decisamente diversa per chi deciderà di usufruire del bonus a partire dal primo gennaio 2025, dato che l’aliquota si abbasserà al 36% e riguarderà cifre non più alte di 48mila euro per ogni casa.
Fondamentale è rimarcare che questo bonus può essere utilizzato anche più volte fino a che non si sarà raggiunto il massimale di 96mila euro di ristrutturazioni ed è possibile richiederlo una sola volta per ogni singolo intervento sulla casa, mentre è possibile affiancargli nel medesimo utilizzo il costo dei lavori per le pertinenze dell’unità abitativa: garage e similari. Infine, è possibile richiedere, oltre alla detrazione, o la cessione del credito o lo sconto in fattura. Confermati i soggetti che possono richiedere il bonus: proprietari di immobile o coloro che hanno il diritto di godimento sul bene; comodatario e/o inquilino della casa; imprenditori individuali se l’immobile è ad uso abitativo, soci di società o cooperative indicati nel Testo Unico delle Imposte sui Redditi (art.5).
Non meno importante, anche i condomini possono richiedere il Bonus per lavori su parti comuni per manutenzione di tipo straordinario od ordinario. Il bonus potrà essere utilizzato per migliorare l’efficienza energetica dell’appartamento, installare ascensori ed eliminare barriere architettoniche, installazione o ristrutturazione di servizi igienici, sostituire infissi, costruzione di scale, bonificare dall’amianto e realizzare garage o rimesse per auto e moto.