
TORRE DI FEDERICO E CASTELLO DI LOMBARDIA
FRA DEGRADO ED ABBANDONO
La situazione di degrado in cui versano i principali monumenti della città oggi è abbastanza evidente.
Entrando nei cortili del Castello risalta alla vista subito il colore arancione delle reti in plastica che sbarrano alcuni percorsi di visita. Già nel primo cortile (San Nicola) ci si imbatte in un percorso ad ostacoli, salendo le scale che portano nel Cortile della Maddalena (o delle Vettovaglie), sulla sinistra, una recinzione in plastica sbarra il passo per l’accesso alla cosiddetta “Torre dell’Harem”, dove sono adagiate le colonne romane. Inoltre, una vistosa puntellatura in legno è stata addossata al muro pericolante a fianco dell’ingresso degli ambienti reali. Situazione simile a quella del passaggio fra il cortile della Maddalena e quello di San Martino, dove bisogna attraversare un tunnel in tavolato per proteggersi dalla caduta di pietre dal muro sovrastante.
Entrati nel cortile di S. Martino poi non ci può che assalire un sentimento di totale sconforto. Qui i pannelli didattici (che dovrebbero descrivere il monumento al visitatore) sono, alcuni abbattuti a terra mentre altri sono illeggibili perché bruciati dal sole. Tutti i percorsi del cortile sono sbarrati dalle solite reti arancioni che precludono anche l’accesso delle stanze reali (palatium). Queste problematiche, riducono la visita del monumento alla semplice scalata della Torre Pisana, osservazione del panorama e poi uscita immediata dal castello, lasciando un senso di delusione al turista visitatore che avendo pagato un ticket di ingresso, di certo si aspettava molto di più dalla visita del maniero.
Non versa in condizioni migliori l’altro monumento simbolo di Enna, la Torre di Federico.
Esternamente il monumento non mostra particolari problematiche, ma entrando dentro e arrivando alla seconda elevazione notiamo che la meravigliosa volta a crociera è annerita (muffe) e marcia, segno della presenza di infiltrazioni di acqua piovana proveniente dal terrazzo panoramico. I conci componenti la crociera appaiono molto degradati e con preoccupanti fessurazioni che ne compromettono la stabilità e la sicurezza di chi vi passa sotto.
Salendo sul terrazzo si comprende che il problema è dovuto al fatto che da tempo non viene fatta la regolare manuntenzione nelle grondaie, essendo esse colme di materiali vari, tra cui guano e diverse carcasse di piccioni. Sarebbe bastata una regolare pulizia, anche mensile, per evitare questo disastro, eppure tempo fa ci fu detto che lo sbigliettamento dei monumenti sarebbe servito a questo..
Un paio di anni fa questa Amministrazione annunciò trionfante che aveva avuto in affidamento dal Demanio dello Stato il Castello di Lombardia e la Torre di Federico, con l’obbligo di: b) a mantanere in buono stato di conservazione l’immobile concesso; C) a non mutare la destinazione del bene e a farne un uso conforme alla sua destinazione; D) a non sub-locare/sub-concedere a qualsiasi titolo, anche gratuito e temporaneo il bene oggetto della concessione al comune di Enna. Di conseguenza l’Amministrazione si sarebbe impegnata per la promozione e la manutenzione dei monumenti. Successivamente poi e stato introdotto il biglietto di ingresso con la promessa che i guadagni della vendita dei biglietti sarebbero stati spesi per la manutenzione dei monumenti.
Lo stato attuale di totale degrado ci fa pensare che nulla di tutto ciò è stato fatto e che da parte dell’Amministrazione Comunale non ci sia il corretto approccio con i suddetti monumenti. Andava costituita una squadra di operai e tecnici che periodicamente si fossero presi cura delle strutture storiche, se si voleva seriamente gestire questi importantissimi e fragili monumenti.
Non ci consolerà nemmeno la risposta che già conosciamo, cioè che ci sono i finanziamenti per fare dei lavori e che gli stessi stanno per partire. Ancora stiamo aspettando il cantiere per il consolidamento della scarpa del muro nord occidentale dove l’amministrazione si inventò quel “bellissimo” terrapieno-aiuola momentaneo per tenere aperta la circolazione pedonale.
La sede SiciliAntica di Enna è giunta alla considerazione che in questi anni si è avuta la dimostrazione dell’incapacità comunale a gestire il proprio patrimonio monumentale e sta prendendo in seria considerazione la produzione di un dossier con le criticità presenti nei due monumenti da inviare al Demanio dello Stato chiedendo la revoca dell’affidamento al Comune di Enna.
SiciliAntica di Enna