
Le parole si trasformano in racconti, trame, che creano dialoghi spesso indimenticabili e possono contenere in se’ un incredibile potere!
E’ arrivato il momento di “celebrare” la frase “Tanti auguri per te e famiglia”. Parliamo di Psicologia delle feste con la Dott.ssa Iva Marino, Psicologo Clinico e forense.
Dott.ssa Marino e’ risaputo che le feste portano con se’ stress e nervosismo: i regali sotto l’albero, le grandi cene, gli ospiti poco graditi. Per alcune persone lo stress delle feste si trasforma in “acuto disagio”, possiamo parlare di Sindrome del Natale?
“Il Natale è ogni anno uno spazio nuovo nel quale ognuno di noi si sente sopraffatto da emozioni o sensazioni soverchianti; alcune volte uno “spazio temporale” sicuro perche’ pieno di colori e magia, altre volte no. Il Natale è radice, alleanza, casa, perché ci “accoglie” in questo tempo di incertezza e precarieta’.
Certamente all’inverso possiamo parlare di “anestesia emotiva” o di “stati di amnesia” se persistono dei traumi e la melanconia ci riporta in un tempo lontano, rivivendo flashback o ricordi intrusivi del passato. E’ come se un forte bisogno di rassicurazione ci prendesse la mano e prende il sopravvento la necessita’ di una immaginaria figura materna che soddisfi i bisogni di fusivita’, attaccamento e nutrimento emotivo. Nei fatti possiamo comunque parlare di Sindrome stagionale (SAD, Disordine affettivo stagionale) che si sviluppa in maniera piu’ o meno intensa (DSM 5 Manuale diagnostico per il riconoscimento delle malattie mentali) , con risposte specifiche comportamentali che, a seconda dei casi, spesso non fa che aggravare una pre-esistente forma di depressione e le cause di tale “sindrome” sono da ritenersi molteplici, a partire dall’ora legale con la riduzione delle ore di luce che influisce su alcuni dei meccanismi legati alla produzione della serotonina, ovvero il cosiddetto “ormone del buonumore”. Incidono naturalmente alcuni altri fattori, come il cambiamento dell’alimentazione durante le festivita’, con cene e pranzi piu’ abbondanti del solito e la forzata partecipazione ad eventi con familiari ed amici a cui si preferirebbe non partecipare. Ma è anche il momento delle scelte: la scelta dell’abito, la scelta del cenone, la scelta del regalo.
Cause piu’ intense e gravi sono i forti problemi economici per il periodo cosi complesso che stiamo attraversando, i conflitti in famiglia e spesso, la generale euforia iniziale, si scontra con uno stato d’animo di chi ha subito delle perdite o sconfitte, prevalendo un forte senso di smarrimento e di obnubilamento. La ripetuta esposizione a contesti disfunzionali e/o a contesti familiari patologici provocano traumi emozionali. Risposte emotive ad un clima di “imposta felicita’” spengono l’ingaggio sociale e favoriscono una forte ansia e paura, specie per il futuro.
Lo stress che stiamo accumulando, anche per la condizione del “Long Covid” e’ una grave minaccia per il nostro umore ed e’ stato riscontrato che, durante il periodo Natalizio, aumentino le richieste di aiuto psicologico poiche’ per le persone gia’ sofferenti si acuiscono i pensieri depressivi e ansiogeni. L’esistenza di questa sindrome è accertata anche dall’Eurodap (Associazione Europea Disturbo da Attacchi di Panico) che attraverso attivita’ di monitoraggio e prevenzione e cura ha effettuato, in un ultimo studio, un sondaggio tra 1100 persone di eta’ compresa fra i 20 ed i 60 anni, dimostrando (con un’alta percentuale) che il 70% delle persone vive il periodo delle festivita’ natalizie in modo non coerente con il vero significato cristiano, senza alcun tipo di entusiasmo con attacchi di panico e forti paranoie”.
Dott.ssa qual’è la soluzione?
“La soluzione? Aprirsi agli altri, condividere le proprie titubanze, accettare’ i propri limiti. Coltivare e catalizzare doni psicologici, facendo leva sulle nostre risorse interne ed esterne.
Il Natale porta con se’ il senso dell’onnipotenza o un pensiero allusivo di poter influenzare il mondo. E’ Natale se viviamo la sacralita’ del simbolo del Figlio di Dio che “nasce” e “muore” per portare amore e pace.
Intercettiamo un luogo sicuro reale o nella fantasia, in cui potere essere connessi mente e corpo, accogliendo con consapevolezza e lentezza i diversi momenti delle giornate. E’ in arrivo la “Stella Cometa” che da lontano puo’ illuminarci la via!