IN NOME DEGLI STUDENTI AIDONESI
In nome degli studenti pendolari aidonesi e delle loro famiglie ho appena inviato una lettera al Commissario e alla responsabile del servizio scolastico del nostro comune.
Lamento il fatto che molte volte alcuni studenti restano a piedi, tanto all’andata quanto al ritorno, per mancanza di posti negli autobus messi a disposizione per portarli a scuola, benché il servizio sia pagato tanto dal comune quanto dai genitori in quota parte.
Ho inviato la lettera anche ai dirigenti scolastici perché sappiano e perché possano concorrere a risolvere il problema.
Sotto allego la lettera in questione.
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Per agevolare la comprensione del contenuto della lettera lo ricopio di seguito.
“Io sottoscritto Roberto Trovato, nella qualità di rappresentante del Movimento Aidone è Viva rappresento quanto segue.
Gli studenti aidonesi frequentanti le scuole medie superiori della vicina Piazza Armerina stanno incontrando parecchie difficoltà dovute alla mancanza di posti negli autobus che li dovrebbero portare a scuola e riportare a casa.
Il risultato è che ritardano tanto all’entrata quanto al rientro. Peraltro, sono costretti a fare l’autostop o a richiedere ai genitori di provvedere in luogo del servizio a ciò deputato. È necessario evidenziare, per quanto superfluo, che il servizio è pagato dal comune ed è compartecipato dalle famiglie degli studenti.
Mi permetto di suggerire al responsabile della pubblica istruzione di compulsare, se non già fatto, le istituzioni scolastiche in indirizzo al fine di conoscere gli orari di entrata e di uscita giornalieri degli studenti, specificandone il numero, in modo da poter richiedere alla società concessionaria del servizio di trasporto pubblico di assicurare un numero di autobus sufficiente all’abbisogna.
Ovviamente in tutta questa vicenda non si può sottacere il comportamento scorretto da parte della ditta concessionaria del trasporto (servizio reso a pagamento) che seppure a conoscenza, per il tramite dei propri autisti, dell’insufficiente numero dei posti a disposizione degli studenti aidonesi non ha inteso porvi rimedio autonomamente.
Non sfuggirà a nessuno che si tratta di garantire il diritto/dovere costituzionale all’istruzione e a consentire un ordinato svolgimento delle attività didattiche. Diversamente, oltre a violare diritti costituzionali si creerebbe una disparità di trattamento tra gli studenti aidonesi e gli altri”.
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