E adesso cosa succederà cari Concittadini ?
Per quanto mi risulti ancora assai difficile metabolizzare politicamente il folle e devastante atto messo in campo cinicamente dai Consiglieri di opposizione nessuno escluso, il mio pensiero corre già verso ciò che potrà accadere a breve e/o a medio termine.
Il personale corre il concreto rischio per i prossimi due anni di potere essere messo in mobilità dopo il notevole ma doveroso sforzo messo in campo per stabilizzare chi ha dedicato una vita all’autodromo.
I contributi regionali, sciolto il Consorzio, verranno meno e con essi quelle somme assolutamente necessarie per la organizzazione delle stagioni motoristiche; ma verrà sicuramente meno quel finanziamento regionale di circa 1.400.000 euro che era stato destinato, sebbene non ancora erogato, dall’Assessorato regionale ai LL.PP. per l’efficientamento energetico della tribuna nella quale struttura il Comune di Enna, con 300.000 euro del proprio bilancio comunale, aveva già provveduto al rifacimento integrale della copertura.
Per non parlare del rapporto con i privati, Pirelli in testa, che ha già da tempo manifestato la propria volontà di rinnovare il contratto con scadenza 2030.
Qualcuno della opposizione era veramente convinto che i sei mesi di proroga da loro proposti sarebbero mai potuti bastare per definire un percorso nuovo, una formula giuridica diversa dall’ attuale, una struttura che ben compendiasse pubblico e privato ?
Se una soluzione era già stata intravista e preparata, perché mai questa lungimirante opposizione non ha voluto, scavalcando provocatoriamente la maggioranza ed il suo Governo, portare all’attenzione dell’aula consiliare la stessa e considerarla pertanto una nuova formula di partenza ?
Al contrario nessun tentativo tentato perchè il cinico, irresponsabile ed unico obiettivo era quello intanto di azzerare la governance a costo di mortificare e indebolire l’intero territorio pergusino; il resto si sarebbe visto poi ma molto poi.
E tralaltro, discutendosi della proroga di una convenzione di un Ente da tanti in aula ritenuto “improduttivo, con i bilanci in rosso e senza alcuna convincente programmazione”, perché mai non si è ritenuto opportuno, Presidente del Consiglio comunale in testa, anche solo per avere notizie certe al di là dell’esito del voto, di invitare in aula il presidente del Cda per i doverosi chiarimenti del caso ?
E ritorno alla domanda iniziale: ed adesso ?
Bene ha scritto oggi Giovanni Arena, che per tale motivo ringrazio pubblicamente, noto ed autorevolissimo imprenditore del nostro territorio, allorquando ha sostenuto che “una cosa è la vicinanza al territorio, altra cosa è non volere e non potere sostituirsi al ruolo che le istituzioni debbono esercitare”. Parabola significa che il prossimo organismo, qualunque sarà la formula giuridica , non potrà e, secondo FDI, non dovrà prescindere dalla presenza e/o dalla compresenza del pubblico, fonte autorevole di garanzia. Se qualcuno viceversa ritiene che l’ irresponsabile e forse premeditato scioglimento del Consorzio ad opera di ACI e Libero Consorzio, sia servito esclusivamente per fare fuori non solo gli uomini ma anche e soprattutto gli Enti pubblici, ha sbagliato di grosso: la politica non la possono arbitrariamente determinare gli organismi tecnici o peggio gli alti burocrati regionali, peraltro di passaggio e, come tali, avulsi dal nostro territorio. La politica la devono esercitare e determinare esclusivamente coloro che hanno ricevuto un inequivocabile mandato elettorale, piaccia o non piaccia anche ai detrattori di turno; ai privati il fondamentale compito di sponsorizzare, coadiuvare ed innovare.
Enna, lì 5 agosto 2024 Circolo territoriale e
Gruppo consiliare FDI Enna
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