Ex Blutec: Cgil Sicilia e Fiom chiedono proroga amministrazione straordinaria e cassa integrazione
Mannino e Mastrosimone: “Il trasferimento al Tar di Palermo rischia di allungare ancora i tempi”
Palermo, 29 mag- Preoccupazione per le sorti dei lavoratori ex Blutec e dell’indotto di Termini Imerese viene espressa in una nota dal segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino e da Roberto Mastrosimone, della Fiom nazionale, dopo che il Tar del Lazio ha dichiarato la propria incompetenza sul ricorso contro l’assegnazione dello stabilimento e dell’area, disponendo il trasferimento del “caso” al Tar di Palermo. “I tempi rischiano di allungarsi ulteriormente”, sostengono Mannino e Mastrosimone, che ricordano che “a novembre scadranno l’amministrazione straordinaria e gli ammortizzatori sociali. Cgil e Fiom chiedono pertanto che “si provveda subito alla proroga sia dell’amministrazione straordinaria che della cassa integrazione con apposita legge, così come è stato fatto per l’Ilva di Taranto”. Mannino e Mastrosimone esprimono inoltre tutte le loro perplessità su questo ulteriore scoglio sulla strada dell’assegnazione dell’area. “Il ricorso è legittimo- sostengono- ci sfugge tuttavia perché sia stato presentato nella sede sbagliata, non pare credibile che si tratti di un errore”. Cgil e Fiom rivelano che dal canto loro i ricorrenti non avrebbero rispettato le previsioni del bando. Cosa che aprirebbe la strada , sottolineano, a “seri dubbi sul reale interesse della cordata a fare ripartire l’impianto con un progetto industriale serio e con investimenti”. I lavoratori- aggiungono i due esponenti sindacali- sono stanchi del perpetuarsi di una situazione di incertezza dentro la quale le soluzioni positive sembrano miraggi che scompaiono appena gli si è vicini”. Altrettanto legittime sono le nostre preoccupazioni e quelle dei lavoratori. Noi chiediamo- concludono- che la vicenda si chiuda quanto prima e che per l’ex Blutec e per tutti i lavoratori, diretti e dell’indotto, si aprano prospettive positive”.