Dopo aver smantellato l’ambizioso progetto civico nato per le elezioni del 2015 e rilanciato poi per quelle del 2020, il sindaco Dipietro ha completato l’opera frantumando anche quella sorta di “centro” in salsa ennese e targato Italia Viva – MPA, durato sostanzialmente quanto un parto: 9 mesi.
Preso dalla smania di battere record, avrà deciso probabilmente di puntare obiettivi da guinnes dei primati, e ad occhio e croce crediamo ci sia riuscito: dall’inizio di questa consiliatura, infatti, con una costanza ed una perseveranza che ricorderebbero – se non fosse per il risultato – la tartaruga di Esopo nella famosa corsa contro la lepre, ha inanellato una serie di svarioni così clamorosa da fargli perdere il sostegno di ben 10 consiglieri comunali!
I contorni della vicenda risultano per certi aspetti ancora oscuri, per altri quasi grotteschi.
Il rimpasto che ha determinato l’ultimo sfacelo sembrerebbe esser stato dettato dal solito pretesto del “rilancio dell’azione amministrativa” e dall’esigenza di aumentare la consistenza numerica in Consiglio Comunale.
Ora, al di là del fatto che vi è una prima palese contraddizione tra il vantarsi di alcuni successi amministrativi e l’esigenza – ribadita per l’ennesima volta – di rilanciare l’azione amministrativa, non può non notarsi come questo rilancio dovrebbe passare dal ripescaggio di un paio di assessori (Campanile e Scillia, proprio loro, ancora loro…) licenziati 9 mesi fa perchè evidentemente non erano risultati adeguati agli occhi di chi oggi li rinomina, e da una terza assessora (Palermo) che faceva parte dell’Amministrazione durante la prima sindacatura Dipietro (con le stesse deleghe di oggi) e che era così ben integrata con il resto della squadra da essersi prima dimessa e poi candidata tra le fila del principale avversario di Dipietro…
Purtroppo non è il teatro dell’assurdo. E’ tutto vero.
Si tratta della fine, per certi aspetti persino ingenerosa, ma sicuramente impietosa ed inesorabile, di un’esperienza politica nata in modo visionario, di una squadra che aveva prodotto buoni risultati e che, per tale ragione, aveva ricevuto un tributo elettorale straordinario, che si è del tutto smarrita per lo più per l’egoismo, la spregiudicatezza e la sete di potere di alcuni personaggi che farebbero bene a mettersi da parte ed a ritirarsi a vita privata.
La città merita ben altro. E noi lavoreremo in questa direzione.
I consiglieri di SiAmo Enna Giuseppe Trovato e Serafino Torregrossa