ARRIVANO LE PRIME BOLLETTE
Il Consiglio dei Ministri, con in testa il supertecnico Draghi, da tanto tempo sta studiando il modo di alleggerire il peso delle nuove bollette relative alla fornitura del gas e della luce elettrica.
Mentre il Presidente Draghi cerca di trovare qualche pannicello caldo per attutirne l’effetto, le società con le notifiche delle nuove bollette ci augurano il buon anno.
Per il bimestre dicembre/gennaio 2021 l’importo da me pagato è stato di Eu 392,85, mentre per lo stesso periodo quest’anno l’importo della fattura è di eu 712.62 con un aumento di circa il 100%.
Il povero Draghi non sa dove trovare i mezzi per contenere gli effetti negativi di questo aumento, mentre nel contempo incassa il doppio per l’incidenza dell’IVA.
Invece di far finta di sudare le proverbiali camicie, per trovare qualche necessario indispensabile provvedimento, un aiuto serio potrebbe venire da una drastica riduzione dell’IVA e dei vari costi aggiuntivi, che raddoppiano il presunto costo alla fonte dell’energia, ed un integrativo intervento da parte dello Stato.
Conoscendo il soggetto il quale aspirerebbe alla Presidenza della Repubblica, abbandonando quella Presidenza del Consiglio alla quale era stato designato per completare una difficile opera che non può essere lasciata incompiuta.
Le obbiettive difficoltà nella gestione del presente, aggravate dalla pessima gestione della pandemia, non possono e non devono comportare la promozione di Draghi a Presidente della Repubblica. Se Draghi non se la sente è meglio restituirlo all’Europa