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Farà tappa anche a Calascibetta, presso il Teatro Comunale Contoli – Di Dio di Calascibetta, il progetto Il poeta ha inventato i nomi, a 10 anni dalla morte del più grande drammaturgo e poeta palermitano, Franco Scaldati.
Il progetto, pensato per sostenere la diffusione e la migliore conoscenza della sua opera in tutta Italia, ideato dall’Associazione Babel, in collaborazione con la Compagnia dell’Arpa e il Circolo Arci di Enna, prevede una due giorni di laboratorio teatrale diretto dalla regista Livia Gionfrida, artista che da diversi anni si cimenta nella messa in scena dei testi del grande Franco Scaldati con progetti di grandissima qualità artistica.
Il laboratorio, aperto a tutti e interamente gratuito, si svolgerà Lunedì e Martedì pomeriggio dalle 17 alle 20. Lunedì sera alle 21, sempre al Teatro Comubnale, si terrà invece la performance Le risate degli angeli, con Livia Gionfrida e Melino Imparato, erede della grande tradizione scaldatiana.
Per iscriversi al laboratorio basta inviare messaggio di adesione ad uno dei seguenti numeri: Francesco Longo 329 212 5867; Filippa Ilardo 3397116700; Elisa Di Dio 339 2721872.
Chi era Franco Scaldati.
Franco Scaldati, attore regista e drammaturgo, nasce il 13 aprile 1943 a Montelepre, piccolo paese alle porte di Palermo, che presto lascia insieme alla famiglia per trasferirsi nel capoluogo siciliano, dove il padre ebbe in gestione due bar. Smette di frequentare la scuola prima di conseguire la licenza elementare e a dodici anni inizia a lavorare presso la nota sartoria di Peppino Ferina, lavorandovi fino al 1978. Significativa questa prima esperienza che non solo lo identificherà nell’ambiente teatrale come “il Sarto” (da qui prende il nome la storica formazione della Compagnia del Sarto, attiva tra gli anni ‘70 e ‘80, formatasi in seguito alla messinscena de Il pozzo dei pazzi), ma la pratica di confezionamento degli abiti sembra trovare un corrispondente metaforico nella modalità di creazione dei suoi testi. Per tutta la sua vita Scaldati elaborò e scrisse i testi che chiedeva alla sua compagnia di interpretare: al mattino l’attività di scrittura in solitaria; di sera gli incontri durante i quali le parole acquisivano voce, messe alla prova nella pratica scenica.Franco Scaldati è stato un drammaturgo, poeta, attore e regista: si deve a Franco Quadri la pubblicazione per Ubulibri di una prima raccolta di testi, Il teatro del sarto(1990). Il suo è stato un percorso in solitudine con una predilezione per la dimensione del laboratorio. Negli anni novanta, con l’Associazione Laboratorio Femmine dell’Ombra, ha svolto un lavoro teatrale nel quartiere popolare di Palermo dell’Albergheria con gli abitanti del luogo. Nel 2002 nasce la Compagnia Franco Scaldati con un’attività di produzione e promozione delle opere del drammaturgo. Nel biennio 2005-2006 Scaldati è direttore artistico del festival Orestiadi di Gibellina. All’attività teatrale ha affiancato il lavoro cinematografico con registi quali i fratelli Taviani, Pasquale Scimeca, Ciprì e Maresco. Durante la sua carriera, ha ricevuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti, tra cui due premi speciali Ubu. Muore il 1 giugno 2013.
Franco Scaldati nel 2023 avrebbe compiuto 80 anni mentre sono 10 anni che manca a tutto il teatro italiano: la sua opera, a fronte di una produzione drammaturgica molto vasta, per la maggior parte in lingua palermitana, fino al 2022 vedeva solo 13 opere pubblicate, mentre si contavano 36 inedite, 11 riscritture a partire da testi noti e una grandissima produzione di frammenti poetici. Nel 2023 queste opere saranno rese note a tutti/e e pubblicate, portatrici di una vision poetica illuminata e senza eguali nel panorama della drammaturgia contemporanea italiana a cavallo tra i 2 secoli.