
Nei giorni scorsi i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Enna, con la collaborazione di un Agente della Polizia di Stato ennese in servizio alla Questura di Forlì, hanno fermato ed identificato un trentatreenne residente a Noto, in provincia di Siracusa, che poco prima dell’intervento delle forze di polizia, aveva portato a compimento una truffa ai danni di un anziano automobilista a Enna bassa. Il giovane, nella circostanza, aveva inscenato un finto sinistro stradale, accusando la controparte, un ignaro automobilista 72enne di Enna, di avere danneggiato nel transitare lo specchietto della propria autovettura – una BMW 120 di colore bianco – chiedendo e ottenendo dall’uomo la somma di 100 euro a titolo di risarcimento. L’intervento prima dell’Agente di P.S., libero dal servizio e che aveva notato il raggiro e poi dei militari dell’Arma, immediatamente giunti sul posto, ha permesso di sventare la truffa e accertare che l’uomo aveva, in realtà, utilizzato dei pastelli in cera per tracciare sulla carrozzeria del proprio veicolo dei finti graffi, attributi poi ad un presunto urto subito dall’autovettura condotta dalla vittima. Gli accertamenti condotti hanno fatto emergere l’assoluta falsità del sinistro, permettendo di ricostruire il “modus operandi” dell’uomo, sequestrare “gli strumenti del mestiere” e recuperare la somma di denaro nel frattempo consegnatagli dalla vittima, alla quale è stata poi restituita. Dell’accaduto veniva informata tempestivamente la Procura della Repubblica di Enna che ha avviato i necessari approfondimenti investigativi finalizzati sia ad individuare possibili complici del giovane fermato, sia eventuali analoghi episodi di cui si era reso protagonista nella provincia.
Da questa vicenda si trae spunto per sensibilizzare, ancora una volta, sul fenomeno delle cd. “truffe alle persone anziane”, tema sul quale il Comando Provinciale dei Carabinieri è particolarmente impegnato. È necessario ricordare che in casi di richieste di denaro, a titolo di risarcimento o similari, è indispensabile rivolgersi immediatamente alle Forze di polizia, contattando il numero unico d’emergenza 112 per segnalare l’accaduto.
Si evidenzia che il procedimento penale pende in fase di indagini e che l’indagato non può definirsi colpevole fino a sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.