Trasporti marittimi in Sicilia: cinque anni di annunci, proroghe e illusioni. Todaro: “La continuità territoriale è un diritto costituzionale, non un favore”
Palermo, 18 agosto 2025 – Dal 2020 al 2025, le promesse di rivoluzione nei trasporti marittimi verso le isole minori siciliane si sono trasformate in una sequenza di bandi deserti, proroghe e soluzioni tampone. A denunciarlo è l’imprenditore del settore energetico Angelo Todaro, da tempo impegnato nel richiamare l’attenzione sulle difficoltà dei collegamenti da e per Ustica, Eolie, Egadi, Pelagie e Pantelleria.
La cronistoria parla chiaro:
2020 – Annuncio della liberalizzazione dei collegamenti.
2021 – Gara deserta, nessun armatore partecipa.
2022-2023 – Bandi parziali, proroghe e convenzioni straordinarie.
2025 – L’estate si apre con il blocco delle tariffe… ma solo per 30 giorni.
«Cinque anni senza una soluzione strutturale – sottolinea Todaro – mentre i cittadini affrontano servizi scadenti e tariffe insostenibili. Da e per Ustica si continua a viaggiare con aliscafi obsoleti e orari incerti, le Eolie denunciano sprechi e corse inutili, le Egadi vedono residenti penalizzati e turisti spremuti. Nel frattempo la Regione si rifugia nei comunicati e nelle proroghe».
Todaro rilancia alcune proposte concrete: contratti unici, flotte moderne con standard di qualità certificati, penali severe per gli inadempimenti, tariffe residenti bloccate.
«La continuità territoriale – ribadisce – non è un favore che la politica concede, è un diritto costituzionale. Se la Regione non è in grado di garantirlo, lo ammetta. Altrimenti lasci spazio a chi può farlo».
Le isole minori non sono un peso da sopportare, ma un patrimonio da proteggere.
Per questo, conclude Todaro, «è tempo che i cittadini pretendano una soluzione vera, perché senza trasporti dignitosi rischiamo di trasformare gli isolani in emigranti del mare».