
Nel 2024 Piazza Armerina ha registrato 26.734 pernottamenti, a fronte dei 26.791 del 2023: un dato che evidenzia uno stallo preoccupante!
Mentre in Sicilia il turismo ha raggiunto quota 22 milioni di presenze, con un incremento di quasi il 5% rispetto all’anno precedente, Piazza Armerina è rimasta indietro, segnando un calo dello 0,21%. Tradotto in numeri concreti, si tratta di 57 pernottamenti in meno rispetto all’anno precedente, nonostante investimenti significativi per oltre 750.000 euro.
Questa situazione diventa ancora più allarmante se ci soffermiamo sui mesi estivi, quando si sono concentrati i principali eventi e le maggiori risorse economiche investite. Tra giugno e settembre, abbiamo perso circa 2.000 turisti rispetto al 2023. In termini economici, nei mesi in cui sono stati spesi oltre 200.000 euro in eventi e manifestazioni, abbiamo subito una perdita equivalente in risorse esterne. Questo dato è ancora più scoraggiante se confrontato con gli ingressi alla Villa del Casale che negli stessi mesi (giugno-settembre) perde il 10% rispetto all’anno precedente e i pernottamenti a Piazza crollano del 15%.
L’unico elemento positivo riguarda i mesi di marzo, aprile e maggio, quando si è registrato un lieve aumento dei pernottamenti ache se coinciderebbe con la presenza di scolaresche che visitano la Villa del Casale e spesso soggiornano una notte in città. Anche questa volta il dato, se confrontato agli ingressi alla Villa del Casale, ci racconta che Piazza è ancora una volta meno attrattiva perché, nei mesi marzo-maggio cresce del 9,8%, rispetto alla crescita degli ingressi al sito Unesco di ben 19,14%.
Analizzando in generale i dati dei pernottamenti mensili a Piazza Armerina e gli ingressi alla Villa del Casale si nota in maniera lampante che ancor una volta è il sito Unesco a trainare i turisti in città e mai il contrario, anzi, se il sito Unesco perde la città perde il doppio e se la Villa del Casale cresce, la città cresce la metà.
Una gestione turistica priva di una programmazione strategica sta mostrando, purtroppo, i suoi limiti.
Gli investimenti sono stati indirizzati in gran parte verso eventi effimeri e costosi, che non hanno prodotto risultati stabili né rafforzato il settore turistico. Continuare a puntare esclusivamente su spettacoli di musica, teatro e animazione non aumenta l’attrattiva della città in modo strutturale. Al contrario, occorrono interventi mirati per migliorare la sicurezza, l’accessibilità e l’offerta turistica attraverso nuove idee e una pianificazione concreta.
Da anni sottolineiamo l’assenza a Piazza di un evento capace di attrarre per più notti visitatori provenienti da altre città, province o regioni, inserito nella programmazione regionale degli eventi di rilievo. Per raggiungere questo obiettivo, non servono iniziative generiche, ma eventi mirati a settori specifici, in grado di coinvolgere nicchie di appassionati disposti a spostarsi e investire tempo e denaro per seguire la propria passione.
Purtroppo, le iniziative organizzate finora risultano spesso improvvisate e private di una visione strategica. Sono talvolta pensate per accontentare gli elettori di riferimento, o peggio, imitano in modo provinciale eventi di grande città, dove amministratori e loro amici partecipano con l’illusione di vivere un contesto urbano più ampio. Mancano identità, programmazione e una promozione efficace.
Il drammatico calo dei pernottamenti durante il periodo del Palio dei Normanni ne è la prova più evidente. La proliferazione delle cosiddette “Pillole di Palio” non ha generato alcun beneficio concreto, se non quello di far perdere interesse per la rievocazione di metà agosto.
È da tempo che ribadiamo l’importanza di diversificare gli investimenti.
Non si può puntare tutto sugli eventi: bisogna valorizzare i contenitori culturali, creare nuovi spazi per mostre, adeguare radicalmente il centro storico per renderlo accogliente e funzionale ai visitatori. Il Sistema Museale di Piazza Armerina (Simpa) è allo bando: la pinacoteca – priva di un direttore scientifico competente e indipendente – ha subìto ingiustificate modifiche all’allestimento museografico, è priva di qualunque materiale di promozione, è in evidente stato di semiabbandono; la Casa della Cultura è stata trasformata in uffici della condotta agraria; la mostra permanente del libro antico è stata violentata per farne un luogo dove celebrare matrimoni o ospitate eventi che potrebbero essere accolti in altri spazi; l’ex convento di Sant’Anna affidato a privati in cambio di affitti irrisori che certamente concorrono a produrre profitti importanti; il museo del Palio mai effettivamente allestito per come doveva essere, mai messo seriamente in rete, privato non solo degli investimenti ma anche dell’ordinaria manutenzione; il centro espositivo di Monte prestami, prima affidato alla associazioni di amici è diventato la sede di un inutile brutta copia di un museo già esistente che è stato chiuso subito dopo la sua inaugurazione.
L’offerta di attrazioni turistiche in città, semplicemente non esiste.
Servono miglioramenti nel servizio di raccolta rifiuti e nella pulizia delle aree urbane, un maggiore decoro delle aree comuni, delle aree verdi e azioni più incisive contro il randagismo.
In sintesi, è fondamentale cambiare rotta: la promozione culturale e turistica deve partire da una strategia a lungo termine, capace di valorizzare davvero il nostro territorio. Solo così Piazza Armerina potrà finalmente uscire dall’immobilismo e competere con le altre realtà siciliane come città d’arte e cultura e non solo come appendice della Villa del Casale.
Circolo PD “Santaniello” Piazza Armerina
I consiglieri comunali del Partito Democratico
Dario Azzolina
Andrea Eros Leandro Arena