
Riceviamo e pubblichiamo una nota del Direttore Generale dell’Asp di Enna Francesco Iudica in replica ad un articolo pubblicato sulla nostra testata del Segretario provinciale della FP Uil Giuseppe Adamo dove critica la, a suo dire, non corretta applicazione del contratto dell’Area Medica nella stessa Azienda Sanitaria
Vorrei chiarire – scrive Iudica – come, in realtà stanno le cose.
Nessun mancato riscontro? Con nota in data 16 settembre, abbiamo risposto alla Regione Siciliana alla richiesta di chiarimenti dell’11 agosto. In tale nota abbiamo reso evidente la assoluta linearità, legittimità e trasparenza della nomina del sostituto dell’incarico di direttore della U.O.C. di Farmacia.
La UIL afferma che per partecipare ad una selezione di primario occorrono sette anni di servizio nella disciplina resi nel SSN pubblico? La UIL, stavolta, ha ragione. La Commissione che esamina i titoli ha ritenuto che i nove anni nella disciplina prestati nell’ASP di Siracusa dalla candidata sotto osservazione della UIL potessero bastare ed essere ben più del minimo richiesto di sette. Se la UIL ritiene di no, che nove sono meno di sette, o che l’ASP di Siracusa non sia una Azienda Pubblica, provi a ripassare le tabelline o a fare un approfondimento.
Ed ancora. Noi sappiamo che il periodo di prova vale solo per i dipendenti alla loro prima assunzione e non per i primari. Come sappiamo che la norma di una anzianità nel ruolo di Primario di almeno 5 anni per essere nominati direttori di Dipartimento è espressamente prevista solo per i Dipartimenti di Prevenzione, non per gli altri Dipartimenti. E, dunque, costituisce norma speciale.
Dopo la segnalazione della UIL, con umiltà, abbiamo cercato se anche per i Dipartimenti non di Prevenzione fosse prevista tale regola, ma non l’abbiamo trovata. E siccome sappiamo che le norme speciali non possono essere applicate per analogia e che, dunque, chiunque fosse nominato direttore di una U.O. di un Dipartimento diverso dal quello di Prevenzione, può essere nominato sin dal primo giorno Direttore del Dipartimento cui appartiene. E, dunque, la nomina del dott. Di Maggio (peraltro a sostituto, essendo il titolare il dott. Cassarà, in aspettativa anche da quel ruolo essendo stato nominato Direttore Sanitario Aziendale) è perfettamente legittima e, a nostro avviso, anche opportuna e doverosa per non lasciare acefalo il Dipartimento.
Ed ancora. Sui turni di prestazioni aggiuntive. Riconoscerà la UIL che è storia vecchia, troppo vecchia ed io riconosco che è insopportabile che l’Azienda debba sostenere una spesa annuale di oltre due milioni di euro per attività che dovrebbero essere ordinariamente garantite dal personale dipendente e a minori costi.
Una soluzione sarebbe ridurre le prestazioni e negare l’accesso al diritto alla salute di ampie fasce di popolazione. Non è la nostra soluzione e neanche quella della UIL, immagino. Ed è per questo che a Leonforte non accade più, come nel passato era solito accadesse, che ci siano turni di Radiologia che rimangono scoperti, anche se questo comporta una maggiore spesa. L’altra è quella di assumere il personale e fare in modo che non ci sia più bisogno di prestazioni aggiuntive. E’ quello che stiamo facendo. Con l’assunzione definitiva di dieci radiologi – mai visti da queste parti tanti radiologi! – di cui due andranno a breve a Leonforte, non ci saranno più in quell’Ospedale prestazioni aggiuntive di radiologia. Neanche una. La UIL, sindacato riformista, dovrebbe sapere che le cose si aggiustano per avanzamenti progressivi e non con la bacchetta magica dei rivoluzionari. E dovrebbe riconoscere che l’attuale management ha ridotto la spesa per le prestazioni aggiuntive – non l’ha creata e neanche aggravata, anzi l’ha diminuita – e che ha determinato le condizioni perché nel prossimo futuro si azzeri.
Questi i fatti, non presunti, ma reali.
Quanto al confronto partecipativo e collaborativo nel quale la UIL dice di avere sempre creduto, noi non ci siamo mai tirati indietro e non lo faremo nel futuro. Neanche con la UIL. Anzi lo abbiamo sempre sollecitato, chiedendo solo che esso si fondasse non sul chiacchiericcio, non sulla sola presunzione di fatti o su sospetti, infondati anche quando nascenti da buona fede e ignoranza dei fatti, che generano solo veleni, denunce pubbliche ingiustificate, disaffezione, delegittimazione ed allontanano i cittadini dalle nostre istituzioni, penalizzando tutto intero il territorio.
Infine, un suggerimento a proposito della proposta di commissariamento dell’Ufficio del personale della nostra Azienda. La faccia, la UIL tale proposta, ma suggerendo che sia il nostro Direttore del Personale ad essere nominato Commissario in altre Azienda, dato che la sua competenza, serietà, impermeabilità, trasparenza, efficienza, capacità di sacrificio, è garanzia di buon governo, tanto che altre Aziende ce lo hanno chiesto in prestito”