
L’atteso ritorno del derby: Palermo-Catania
Sette anni dopo, il superclassico derby siciliano è tornato in scena: Palermo-Catania, valido per la nona delle trentotto giornate del girone C del campionato di Lega Pro.
Nella cornice dello stadio Renzo Barbera, vuoto e ammutolito, le due squadre si sono affrontate in uno scenario che definire atipico sarebbe un eufemismo: tutte le scommesse sportive della vigilia e ogni analisi o pronostico sono state influenzate dai casi di positività riscontrati dalle due squadre, nel giorno che conduceva al derby regionale. Il Palermo, nella mattina di lunedì, ha riscontrato le positività di sette giocatori, che si sono andati ad aggiungere ad altri cinque giocatori già costretti a non poter partecipare al match. Contando anche le squalifiche di Broh e Crivello, la squadra rosanero ha sfiorato un’impresa, portando a casa un pareggio insperato con solo dodici giocatori disponibili, avendo come unico cambio disponibile in panchina il portiere Matranga, giovane della Primavera aggregato alla prima squadra. Novanta minuti più recupero senza poter effettuare cambi, per il tecnico Boscaglia.
Dal canto suo, anche il Catania non ha potuto di certo sorridere: per quanto la situazione fosse più rosea di quella rosanero, anche tra la fila rossazzurre l’avvicinamento al derby è stato turbolento in seguito al riscontro della positività del secondo allenatore Giuseppe Leonetti, che ha costretto la squadra a compiere il viaggio verso il capoluogo siciliano nello stesso giorno della gara.
Come detto, un’impresa sfiorata quella dei padroni di casa, che al 15′ del primo tempo si sono addirittura portati in vantaggio con un goal di Mamadou Kanoutè sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il Catania è poi riuscito a riacciuffare le redini del match solo nel finale, con un goal al minuto 80′ dell’ex-attaccante della Primavera del Milan Emanuele Pecorino. Il finale di gara è stato favorevole alla squadra rossazzurra, guidati da un Reginaldo che però non è riuscito a brillare particolarmente nel corso della sfida, ma il Palermo con una stoica resistenza è riuscito a portare a casa un punto preziosissimo, il terzo stagionale nelle sei gare disputate (due, o addirittura tre, in meno rispetto ad altre squadre presenti nel girone, a simboleggiare la difficoltà nel proseguire regolarmente la stagione in mezzo a defezioni improvvise).
Il derby è stata una partita alquanto piacevole, superiore all’attuale classifica delle due squadre: il Palermo si ritrova nelle retrovie, diciannovesimo e ultimo in classifica (senza voler considerare le tristi vicende avvenute a pochi chilometri di distanza, a Trapani), mentre il Catania si ritrova esattamente a metà, con nove punti conquistati. Il grande blasone della decennale sfida tra Palermo e Catania non è stato rispettato dalla triste cornice in cui si è giocato, dopo ben sette anni, il derby siciliano: quasi tremila giorni fa, infatti, l’ultimo derby si disputava in Serie A in uno stadio gremito, e soprattutto con tantissime stelle in campo. Nell’ultimo 1-1 del 21 aprile 2013, in campo c’erano Papu Gomez, Paulo Dybala, Sergio Almiron, Stefano Sorrentino, Jasmin Kurtic, Josip Ilicic e Abel Hernandez. Un segno dei distanti tempi che furono, ma il grande classico siciliano è di nuovo tornato.