
Un “valore aggiunto” al suo già importante pregio. E’ il GeoFood ovvero un progetto nato da una idea di una italiana Sara Gentilini per dare ancora maggiore rilevanza e importanza ai 160 Geoparchi in tutto il mondo tra cui il Geoparco Rocca di Cerere presieduto da Riccardo Perricone che si pregia anche di essere un sito sotto l’egida dell’Unesco. Un progetto questo che ha come scopo non solo quello di valorizzare i prodotti agroalimentari del territorio per esaltarne la salubrità, una sorta di “Dop” o “Igp” dei Geoparchi, ma ancor di più andare sempre più in fondo nella storia di un territorio ed una comunità attraverso il suo cibo. Ed è fuor di dubbio che per quanto riguarda il Geopark Rocca di Cerere, i cereali come “prodotto madre” di una agricoltura sostenibile coltivati anche 3 mila anni fa, ma anche con tutti i suoi derivati ma anche leguminose diventano due strutture portanti di questo progetto, tra i 10 Geoparchi in Italia e che per adesso vede coinvolto solo il Rocca di Cerere che si estende nei territori dei comuni di Enna, Aidone, Assoro, Calascibetta, Nissoria, Leonforte, Piazza Armerina, Valguarnera e Villarosa. Quindi chi arriverà in provincia di Enna per conoscere il Geoparco avrà anche la possibilità di poter conoscere la storia di questo territorio attraverso i suoi cibi ed i prodotti locali necessari pe la sua preparazione e che potranno gustare in strutture del settore che stanno partecipando a dei bandi specifici che si possono consultare sul sito del Geopark Rocca di Cerere. “Siamo ancora in una fase organizzativa – commenta Giuseppe Amato del Geopark Rocca di Cerere – ma nello stesso tempo molto avanzata. Quindi a breve il Geopark Rocca di Cerere si potrà fregiare anche di questo importante riconoscimento che lo “valorizza” ulteriormente nella rete mondiale dei Geoparchi”.