Filippo Mangiapane nuovo Presidente nazionale del sindacato di area radiologica:
“Priorità a personale, tutela medici e innovazione”
Il presidente di OMCEO Trapani Filippo Mangiapane è il nuovo presidente nazionale del sindacato
di area radiologica Snr che vede tra i propri iscritti i medici radiologi, medici nucleari, radioterapisti
e fisici sanitari. Giulio Argalia, alla guida del Sindacato dal 19 gennaio 2024, è confermato come
Segretario Nazionale, così come Giovanni Mandoliti, Segretario Amministrativo. Vicesegretario
Nazionale è Gabriele Gasparini. Le elezioni si sono svolte ieri a Roma presso l’Hotel “The Hive” a
Roma.
“Sono onorato di poter rappresentare, in qualità di Presidente, i dirigenti sanitari dell’area
radiologica. Voglio ringraziare il Consiglio Nazionale per la fiducia accordatami – ha dichiarato
Mangiapane – e sono consapevole delle sfide che ci attendono. I temi su cui ritengo sia necessario
concentrare l’attenzione riguardano la carenza di personale nelle strutture sanitarie pubbliche, la
depenalizzazione dell’atto medico e l’impiego delle nuove tecnologie”.
Emergenza personale e burnout nei reparti di radiologia
“La carenza di personale – ha proseguito Mangiapane – rappresenta la nuova emergenza sanitaria
dopo il Covid-19. Il Servizio Sanitario Nazionale non è più attrattivo come un tempo: da un lato, i
giovani professionisti preferiscono la libera professione, che offre migliori condizioni economiche e
un miglior equilibrio tra vita privata e lavorativa; dall’altro, i medici con più esperienza si
dimettono dal pubblico dopo anni di sacrifici e turni massacranti. Gli organici ridotti all’osso
generano un sovraccarico di lavoro, un aumento del rischio di burnout tra i professionisti e una
maggiore esposizione ad aggressioni da parte di pazienti esasperati. Tutto questo porta anche a un
incremento esponenziale del contenzioso medico-legale”.
Depenalizzazione dell’atto medico e medicina difensiva
“In questo clima di pressione e aggressività – ha sottolineato il Presidente del Sindacato – molti
medici adottano comportamenti sempre più prudenti, alimentando il fenomeno della medicina
difensiva. Questo approccio ha un costo elevatissimo per il sistema sanitario: le commissioni
parlamentari stimano un impatto economico di circa 13 miliardi di euro all’anno, risorse che
potrebbero essere utilizzate per migliorare le condizioni lavorative e allineare le retribuzioni della
dirigenza sanitaria a quelle dei colleghi europei. Depenalizzare l’atto medico significherebbe
garantire da un lato il giusto risarcimento al paziente in caso di errore, dall’altro permettere ai
medici di lavorare con maggiore serenità e senza il timore costante di conseguenze legali
sproporzionate”.
L’innovazione tecnologica e il ruolo dell’intelligenza artificiale
Infine, Mangiapane ha evidenziato il ruolo chiave dell’innovazione tecnologica nel settore
radiologico: “Il nostro lavoro è sempre più complesso e in continua evoluzione. L’avanzamento
tecnologico e, in particolare, l’intelligenza artificiale ci pongono di fronte a nuove sfide culturali e
professionali. Noi radiologi ci siamo già adattati a cambiamenti epocali, come l’introduzione della
TAC e della risonanza magnetica, e oggi dobbiamo affrontare l’integrazione dell’IA nella pratica
clinica. È fondamentale definire un perimetro normativo chiaro per il corretto utilizzo
dell’intelligenza artificiale, che metta al centro il rapporto medico-paziente e salvaguardi la qualità
della cura”.
Un impegno per il futuro della professione e dei pazienti
“Siamo pronti a lavorare per costruire un futuro migliore per la nostra professione e per la salute
dei pazienti – ha concluso il Mangiapane -. Affrontare queste sfide con determinazione e visione
strategica sarà fondamentale per garantire un sistema sanitario più equo, sicuro e innovativo”
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