RICHIESTA AL SINDACO UN INCONTRO PER LA TOPONOMASTICA
Questo Comitato nel rispetto di tutte le Istituzioni ed in questo caso delle SS. LL. rappresentanti della collettività ennese, si complimenta per la elezione ed AUGURA un BUON PROFICUO LAVORO per la città ed i suoi abitanti.
In questo momento particolare per la salute e la vita di tutte le persone per colpa del coronavirus e per i contagi l’AUGURIO che si possa fare e di sperare che questa lunga luttuosa e pericolosa “storia” si possa concludere bene al più presto possibile per la salvaguardia di tutti e ritornare alla normalità per il bene di tutti.
Come è stato fatto presente nel numero speciale del Notiziario interno dei 25 anni di questo Comitato (dal 1995) dell’attività svolta e che svolge con i principi di EVIDENZIARE i vari problemi alle Istituzioni, per la città e la collettività ennese, SOLLECITARLI per risolverli e COLLABORARE con le Istituzioni, sempre nel rispetto di tutte le leggi: della Costituzione, dello Statuto comunale, Regolamenti e disposizioni secondo le leggi, si chiede al Sig. Sindaco un incontro per discutere sulla TOPONOMASTICA. Fra i tanti importanti e utili problemi si è ritenuto opportuno evidenziare questo problema che necessita di approfondire e normalizzare.
Intanto si crede sia necessario istituire un apposito ufficio più completo ad evitare di essere carente il servizio e con la storia, poiché savi in passato hanno definito “la toponomastica ausiliare della storia”.
Quali sono alcuni di questi problemi che si sottopongono EVIDENZIARE: la delibera di G. M. del 16-4-2014 n. 122, che comprendono le varie denominazioni di vie e piazze nel tempo (una specie di Testo Unico) che mancano di planimetria e cenni biografici, come dice la legge, questi principalmente riguardano le vie e piazze della cosiddetta Enna Bassa; inoltre vi sono strade ancora senza denominazioni di vie e di numeri civici; da completare le denominazioni deliberate dalla G. M. del 23-12-2009 n. 361; di intervenire per revisionare nominativi che hanno due vie intestate allo stesso; targhe di vie “sparite”, perché sono state rifatti prospetti di case ma non sono state ripristinate le targhe o per altre cause; altre vie o piazze che cambiano denominazione senza documentazione motivata e quindi abusiva la targa “nuova” da revocare; altre scelte inopportuni di denominazioni dei luoghi e località mitologiche o storiche ma anche tradizionali; alcune cose in contrasto con lo stesso regolamento sulla toponomastica; di nominare denominazioni principalmente a concittadini che debbono essere in armonia con le leggi previste; una attenta riflessione di alcune denominazioni che mortificano la storia come per esempio ad A. De Gasperi o la piazza della Repubblica; evitare di deliberare denominazioni di piazze o vie perché incorrono ad errori madornali e penali, come la piazza S. Maria del Popolo coinvolgendo involontariamente anche coloro i quali debbono esprimere il parere per legge e non vincolanti alle proposte di denominazione; revocare le targhe di denominazioni non sostenute da veritieri atti ufficiali; la revoca della delibera n. 263 del 19-10-2009 dove contiene due cose false in possesso la documentazione alle SS. LL. e che si trova nell’archivio storico del Comune.
Questo Comitato in data 22-6-2016 propose ed è attuale, un elenco di ambo i sessi di concittadini nei vari campi, della cultura, dell’arte, della musica, di benemeriti, di benefattori ecc., previsti anche dal Regolamento sulla toponomastica da sottoporre alla Commissione.
Intanto anche per l’apposito regolamento, occorre sottolineare l’importanza della stessa composizione della Commissione per meglio occuparsi e la responsabilità come previsto dal stesso regolamento e quindi un rafforzamento per eliminare e quindi rivedere certi articoli della composizione non necessariamente da inserire nella Commissione (vedi art. 14 n. 4 comma 3) anche perché è presieduta dal Sindaco (art. 14 n. 2) che rappresenta il massimo della Istituzione, così sarebbe anche da eliminare all’art. 17 il n. 2 (fra l’altro in contrasto con il n. 1 dello stesso articolo) che ci vogliono 100 firme per presentare proposte di denominazioni (vedi art. 13), poiché si ritiene giusto che anche il singolo cittadino possa avere la libertà di fare proposte che la Commissione deve verificare secondo le leggi se possono essere accolte al riguardo fornendo tutta la documentazione prevista anche dal Regolamento. (art. 18 n. 4 e n. 5).
Nell’incontro si dovrebbe porre molta attenzione particolarmente nella cosiddetta Enna Bassa ormai da anni abitata da diverse migliaia di cittadini di potere essere individuata la via o la piazza o le persone, (art. 7 n. 1 e 2 e art.9) di “trasformare” le denominazioni tradizionali di contrade o zone in quartieri, ma anche ad Enna Alta, così anche quello di aggiungere nelle Targhe la precedente denominazione per la memoria storica, come fra l’altro prevede il Regolamento della toponomastica all’art. 4 lettera k e il riferimento biografico.
Si chiede inoltre l’applicazione delle decisioni del Consiglio comunale inerenti sempre alla toponomastica del 31-1-2011 per “rivisitare” le denominazioni e la decisione del 7-2-2020 per Paolo Borsellino.
Questo Comitato ritiene giusto ed utile la richiesta di questo incontro e per quello che può valere la disponibilità di questo Comitato alla COLLABORAZIONE con le Istituzioni.
In attesa di un cortese riscontro, distintamente saluta.
Enna, 30 ottobre 2020
p. IL COMITATO
(Gaetano Vicari)