Ancora una volta ospitiamo una lettera aperta del signor Paolo Russo che ci aggiorna sulal vicenda che interessa in particolare i centri anziani di Enna non iscritti al Runts.
Inizio con il ringraziare il Comune di Enna per l’incontro organizzato sul RUNTS e le leggi attuali ed i vantaggi che prevede l’iscrizione, presentate da un avvocato del CSV. L’incontro è stato molto utile perchè ha chiarito molte cose dal punto di vista giuridico , peccato l’assenza di qualche funzionario del Comune , perchè gli assessori erano impegnati al consiglio comunale. Inizio a confermare quanto detto in una mia precedente lettera , con la quale dichiaravo che le associazioni che si definiscono ETS e APS non iscritte prima negli albi regionali ed ora al RUNTS , non possono definirsi con queste sigle perché contro la legge Art 91 codice terzo settore ( ribadito dall’avvocato del csv ) punibili con una pena pecuniaria a carico delle associazioni. La verifica di queste associazioni avverrà come predisposto da un decreto da parte dell’agenzia delle entrate , csv , ministero , guardia di finanza. Mi ha fatto piacere che la situazione di ” irregolarità dei centri anziani ” è stata fatta presente da un rappresentante di un centro anziani , la quale confermava che erano APS e non si sono mai iscritti in nessun albo. Alla domanda sulla convenzione dei centri anziani visto la situazione delle attuali associazioni che gestiscono , è stato detto che visto che il comune paga le utenze, affitti , potrebbero avere problemi con la corte dei conti , visto che le associazioni in base all’art. 91 del codice del terzo settore non sono in regola, e visto che la convenzione prevede attività sociali di progettazione e collaborazione, concessione dei locali ad enti del terzo settore, le stesse non sono iscritte al RUNTS e non posso dunque gestirli , il consiglio che è stato dato e di levare l’attuale convenzione ( il comune e l’assessore ha già dato un paio di mesi per mettersi in regola confermato dall’anziano , ma non applicato per scelta dai presidenti , ribadito in un loro comunicato ) ed indire subito una nuova manifestazione prevedendo l’applicazione dell’ art. 56 del codice del terzo settore e l’iscrizione al RUNTS, visto che la volontà politica è quello di garantire l’apertura dei centri e farli gestire ad enti del terzo settore. Allora molti presidenti in regola col RUNTS ( piu’ dei centri anziani ) si sono chiesti : come mai loro per essere in regola pagano commercialisti , assicurazioni , costi di gestione , e non hanno una stanza per avviare attività ? esiste un patto tra le attuali associazioni per la quale a ” vita ” devono gestirli loro i centri ? Si chiede rispetto per chi è in regola col RUNTS nulla di piu’ !! Inoltre la casa del volontariato ex chiesa di S.Lucia come detto da un assessore , perché la manifestazione ancora ad oggi non è stata fatta ed i locali rischiano di essere sottoposti ad atti vandalici o abbandonarli ? ed altri locali concessi ad associazioni sportive o associazioni non iscritte al RUNTS per le attività con la quali furono date sono stati fatti controlli o ricognizione ( basta verificare il patrimonio ” locali ” dati ad associazioni non saranno meno di una 20 ) ed i vari contributi per ( organizzazioni , collaborazioni ecc.. ) per eventi ad associazioni ? E’ prevista nel regolamento comunale l’iscrizione al RUNTS ( forse andrebbe rettificato se non previsto ) quando ci sono collaborazioni o progettazioni o realizzazioni ? Ci dispiace che questa questione sollevata da una interrogazione del consigliere Cardaci è stata abbandonata dalla politica soprattutto dallo stesso propositore e dai vari colleghi Baldi , Trovato ed altri ,non riprendendo la questione visto il silenzio dell’ assessore e dei dirigenti, con la quale in un incontro effettuato un paio di mesi fa avevano dato del tempo alle associazioni che gestiscono i centri per mettersi in regola ( non si può dare ulteriore tempo , per rispetto di chi lo ha fatto in passato a mettersi in regola ) , ma i presidenti avevano confermato la loro posizione? Penso che l’assessore dovrebbe garantire chi è in regola per la gestione delle cose pubbliche chi è in regola ( e sono di più dei centri anziani ) e non reputo l’assessore o il dirigente dei sprovveduti , o devono dare ” nuovamente ulteriore tempo ” al fine di calmare le acque. I romani dicevano ” alea iacta est ” ovvero ” il dado è tratto ” . La questione centri anziani si risolverebbe nel giro di una settimana riproporre la stessa manifestazione ( copia ed incolla ) e far ripartire i centri anziani con regole precise e trasparenti come prevede il RUNTS , non mancano associazioni che sono disponibili a gestire i centri basta solo la volontà e chiudere definitivamente questa questione che ormai si protrae da piu’ mesi , visto che il motto dell’amministrazione è ” correre” ma su questa situazione si procede a passi di lumaca . Ringrazio nuovamente le testate per la possibilità che date a semplici cittadini nel far conoscere i fatti.
PAOLO RUSSO