ARS: FONDO EDITORIA. GIAMBONA “INACCETTABILE TAGLIARE FUORI DAL CONTRIBUTO LE RADIO”
PALERMO (6 agosto 2025) – “Con l’attuale formulazione dell’articolo 2 sui contributi all’editoria, il governo regionale compie un passo indietro, escludendo le emittenti radiofoniche da ogni forma di sostegno. Una scelta grave e inaccettabile, che rischia di compromettere l’intero comparto dell’informazione regionale”. Lo ha dichiarato Mario Giambona, vicepresidente del gruppo PD all’Assemblea Regionale Siciliana, durante il suo intervento di oggi in Aula in merito alla variazione di bilancio. “La norma appare incompleta e sbilanciata – spiega -. Rispetto alle precedenti misure di aiuto, che includevano editoria cartacea, produzioni radiotelevisive e online, oggi si restringe il campo d’azione alle sole emittenti televisive, escludendo inspiegabilmente le radio. Un fatto grave, che crea un pericoloso precedente: quello di voler far prevalere una tipologia di informazione sull’altra. Noi riteniamo che la radio, per la sua capillarità e il suo radicamento nel territorio, sia una componente essenziale della comunicazione regionale”. Giambona poi aggiunge che il Partito Democratico “si è subito attivato per migliorare il testo in Commissione, introducendo criteri di trasparenza e legalità come la previsione che i contributi vengano erogati esclusivamente agli editori che rispettano il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e che garantiscono occupazione regolare ai propri dipendenti. Un primo passo, ma non basta”. Per il vicepresidente del gruppo PD “è necessario tornare in Commissione per rendere davvero equa e coerente la norma, ampliando il perimetro del sostegno anche alle emittenti radiofoniche, che svolgono un ruolo insostituibile nel garantire pluralismo, informazione e prossimità ai cittadini. Una legge che si occupa dell’editoria non può escludere chi ogni giorno informa e connette le comunità locali” e conclude aggiungendo che “il Partito Democratico continuerà a battersi per una comunicazione libera, indipendente e realmente inclusiva, contro ogni tentativo di marginalizzazione di voci fondamentali per la nostra democrazia regionale”.