ALTERNATIVA POPOLARE
Alfonso Alaimo (coordinatore regionale in Sicilia)
«Partiti e capipartito in Sicilia piazzano
da troppi anni sindaci e assessori inadeguati»
«Il rischio è che l’assessorato regionale siciliano alla Famiglia blocchi i fondi per le categorie disagiate in Sicilia, semplicemente perché i Comuni e i loro amministratori non spendono quelli precedentemente elargiti. Questo ci offre in modo trasparente e scientifico la certezza che i partiti di tutti gli schieramenti e i loro capi continuano a posizionare sindaci e assessori totalmente inadeguati e, in alcuni casi, semi analfabeti che se ne fregano letteralmente del bene e dei diritti dei cittadini».
A dirlo è Alfonso Alaimo, coordinatore regionale di Alternativa Popolare in Sicilia, il partito il cui segretario nazionale è Stefano Bandecchi, dopo la diffusione della notizia del rischio del blocco dei finanziamenti rivolti a minori, persone con disabilità e anziani, messo nero su bianco in una direttiva dell’assessorato regionale siciliano alla Famiglia.
«Alternativa Popolare – continua Alaimo – ha una soluzione solida e collaudata: il modello Terni. Il segretario Stefano Bandecchi, da sindaco di quella città, ha creato un modello amministrativo e di sviluppo che in pochi anni ha risollevato le sorti del territorio, incidendo anche e soprattutto sul benessere delle classi più in difficoltà. Dobbiamo smetterla di candidare soggetti totalmente inadatti ad amministrare in Sicilia. Non è accettabile che l’Assessore Nuccia Albano debba comunicare che è costretta a bloccare i fondi per le categorie disagiate, perché nei Comuni non ci si organizza per erogare le somme».
«Qui non si tratta più di scarsezza politico amministrativa – conclude Alaimo – qui siamo di fronte alla mediocrità umana, all’assenza di dignità. Come si può avere una coscienza, se si lascia che i più bisognosi non abbiano nemmeno il ristoro dei servizi dedicati? I partiti devono assumersi la responsabilità di tornare a quando l’onere di amministrare veniva affidato a gente capace e di elevato spessore morale».