
Due estati fa, proprio in questi giorni, arrivava una telefonata. Io al mare, con Ginevra, meno di una settimana ritagliata fra una serie di impegni e, all’ altro capo, il caro professore e amico Pietro Colletta . “Sto presentando un progetto in rete, come società Dante Alighieri. Mette insieme associazioni e realtà culturali del territorio, con l’ obiettivo di valorizzare e dare centralità alle biblioteche. Scade fra poco, dobbiamo muoverci, proviamo a farci venire delle idee.” Queste in sintesi le parole di Pietro. Ora, se solo avessimo saputo due anni dopo, che il progetto denominato Biblioinsieme, avrebbe creato questa onda di iniziative, incontri, performance, affluenza di pubblico, idee, emozioni, non ci avremmo creduto.
Invece Biblioinsieme non solo esiste, ma è anche, dal momento in cui è partito, un caleidoscopio di attività e umanità che aggrega, motiva, mette in moto pubblico, idee, esperienze, passioni. A Enna, a Calascibetta , Villarosa e Aidone. Spero che qualcuno, con occhio oggettivo e strumenti idonei di rilevazione, segua questi avvenimenti per poi testimoniare, a futura memoria, la bontà, la validità e la ricaduta positiva, di questa scossa di vitalità potente donata al territorio proprio da Biblioinsieme.
Drammatizzazione è solo uno dei numerosi progetti di Biblioinsieme. Ho avuto l’ onore di idearlo e guidarlo. Ieri si è concluso in Biblioteca, lì dove è stato pensato e dove è nato.
Venti attori e attrici, venti performers, venti mondi che si sono messi in gioco con intelligenza, curiosità, gusto della sfida, inevitabile emozione.
Abbiamo respirato, improvvisato, giocato. Poi è arrivato il momento della costruzione della performance. Noi siamo i libri che abbiamo letto. A volte lo dimentichiamo, ma quei libri, quelle storie, si sedimentano in noi e ci rivelano, più di quanto immaginiamo. Ognuno dei partecipanti ha scritto, ognuno ha presentato un pezzo di voce del mondo, di umanità, storie di ieri e di oggi. Storie potenti, scomode, dolorose. Perché questo è l’ umano.
Ed è venuta fuori una sinfonia impareggiabile. E quasi due ore di performance che il pubblico ha accolto con attenzione, silenzio concentrato, e ogni tanto pure con qualche lacrima di commozione. Con battimani scroscianti.
Grazie al personale della Biblioteca comunale di Enna, grazie al Comune di Enna , grazie alla Società Dante Alighieri e al suo presidente, anche autore e attore di stupefacente verità e bravura, grazie ad Antonio Messina e a Bottega culturale per avere donato una scenografia di luci allo spettacolo, grazie ad Aldo Petralia per la consulenza musicale di valore, e per la dedizione. Grazie all’ ufficio stampa curato da Filippo Occhino.
Grazie a voi attori e attrici. Grazie alla Compagnia dell’Arpa che è la mia realtà di riferimento, partner, insieme ad altre realtà, di Biblioinsieme.
Questi due mesi non li dimenticheremo.
Voci in transito al treno museo di Villarosa e La casa delle parole viventi adesso sono spettacoli, realtà, bagaglio emotivo e di narrazione che fanno parte della nostra storia. Grazie per la fiducia, il fidarsi e l’ affidarsi.
P.S. E comunque vi ho avvisato. Se vi chiama il professore Colletta, in una pigra mattina d’estate, sappiate che dopo pochi mesi potreste ritrovarvi catapultati in una realtà in fermento di portata eccezionale che rischia di non fermarsi più!
Se amate il quieto vivere, dite che stavate facendo il bagno e non avete sentito il telefono squillare. Se invece amate le sfide, le realtà territoriali che si risvegliano, le comunità che creano, si abbracciano e si ritrovano, vi prego, rispondete.
Non ve ne pentirete.
Grazie