SICILIA: REDDITO DI POVERTÀ, GIAMBONA “CON NOSTRO EMENDAMENTO RIPRISTINATA GIUSTIZIA SOCIALE PER 500 FAMIGLIE”
PALERMO (4 giugno 2025) – “Oggi pomeriggio con un nostro emendamento abbiamo evitato una grave ingiustizia sociale e restituito dignità a cinquecento famiglie escluse ingiustamente da un prezioso sostegno economico nonostante ne avessero diritto”. Così Mario Giambona, vicepresidente del gruppo PD all’Assemblea Regionale Siciliana, ha commentato con soddisfazione il potenziamento delle risorse previste per il reddito di povertà in sede di variazione di bilancio, grazie ad un emendamento da un milione di euro voluto fortemente dal Partito Democratico.
“Grazie al lavoro del Partito Democratico, l’intervento correttivo approvato consente l’erogazione di maggiori risorse al fondo per il reddito di povertà – spiega -. Una modifica che permette a 500 nuclei familiari, inizialmente rimasti fuori dalla misura nonostante il possesso dei requisiti, di accedere finalmente al contributo. Un risultato concreto, che testimonia l’attenzione del PD verso le fasce più fragili e l’impegno a non lasciare nessuno indietro”.
Giambona poi continua il suo intervento sottolineando come “questa battaglia non è politica ma morale. Le risorse inizialmente stanziate dal governo regionale, pari a 30 milioni di euro, non sono state sufficienti a rispondere a un bisogno ben più ampio, con quasi 100.000 domande presentate e solo 7.000 accolte. Siamo intervenuti per correggere una stortura e continueremo a farlo” e aggiunge che “la povertà non si combatte con gli annunci, ma con visione, risorse adeguate e coinvolgimento delle realtà sociali che ogni giorno operano sul campo. Mi riferisco ad esempio alla Caritas e alla Conferenza Episcopale Italiana”.
Il deputato si dice soddisfatto ma con uno sguardo al futuro. “Ringrazio l’apprezzamento di tutto il Parlamento siciliano. Sono felice che la nostra proposta sia stata accolta con favore, ma non possiamo fermarci qui. È stato raggiunto un risultato importante, ma è solo l’inizio di un impegno più ampio”.
(Ufficio