Alfonso Alaimo (coordinatore regionale in Sicilia)
«Preoccupanti parole del nuovo dirigente della squadra mobile Emanuele Fattori su giovani di Catania. Intervenga anche l’esercito»
Rispetto alla preoccupata e allarmante dichiarazione del nuovo dirigente della squadra mobile di Catania Emanuele Fattori, sul sostenere che è «una città complessa in cui la devianza giovanile è un fenomeno da controllare, con emulazioni che puntano verso l’alto e la possibilità di sfociare in atti cruenti» interviene Alfonso Alaimo, coordinatore regionale di Alternativa Popolare in Sicilia.
«Queste parole – dice Alaimo – sono più che un campanello d’allerta. Tutta la Sicilia sta vivendo una fase critica, caratterizzata da un preoccupante aumento della violenza, specie giovanile, nelle strade e in particolare modo durante le ore notturne. È inaccettabile che i nostri cittadini si sentano minacciati dalla crescente violenza urbana».
«Il consumo elevatissimo di sostanze psicotrope come il crack, ha fatto esplodere la bomba. Le nostre strade, che dovrebbero essere un luogo di aggregazione, si sono trasformate in teatri di violenza e spaccio. Questa situazione è insostenibile e richiede un intervento immediato e deciso da parte delle istituzioni».
Il coordinatore di Alternativa Popolare in Sicilia sottolinea anche il ruolo imprescindibile della scuola «attraverso un approccio più incisivo e proattivo nell’affrontare i problemi legati alla devianza e all’uso di sostanze. Gli educatori devono essere messi in condizione di sensibilizzare gli studenti sugli effetti devastanti delle droghe e sulle conseguenze delle scelte sbagliate. Investire nell’educazione è investire nel futuro della nostra società».
«Riteniamo – conclude Alaimo – che una nuova presenza dell’esercito per le strade dei centri urbani possa rappresentare una risposta necessaria nel breve periodo per arginare un problema ormai esploso. È fondamentale che i cittadini possano sentirsi protetti e che le forze dell’ordine, cui va il nostro totale plauso per l’encomiabile lavoro svolto in difficili condizioni, siano supportate in questo compito vitale».