ADEGUAMENTI TARIFFARI IMPUGNATI DAL GOVERNO NAZIONALE
MARANO (CONFSALUTE): “NECESSARIO APPROFONDIRE E TROVARE
UNA SOLUZIONE CHE NON METTA IN GINOCCHIO INTERI COMPARTI”
Palermo – 5 febbraio 2025. Adeguamenti tariffari impugnati dal governo nazionale, il varo del nuovo nomenclatore tariffario mette in ginocchio interi comparti. Interviene il presidente regionale di Confcommercio Salute, Sanità e Cura, Luigi Marano, che sottolinea: “Va preso atto di come la Regione Siciliana abbia dato il la ad una azione di risanamento che ha consentito un sensibile, pressoché totale, riequilibrio dei propri conti con un conseguente recupero di credibilità nei mercati nazionali ed internazionali in tutti i propri settori e la conseguente possibilità di sbloccare ulteriori risorse”.
“In quest’ottica – prosegue Marano – avuto riferimento in relazione alle numerose istanze presenti nel contesto della Salute, va apprezzato l’insediamento della dottoressa Daniela Faraoni quale nuovo assessore regionale, cui ci consentiamo, a fronte della importante esperienza maturata sul campo che l’ha portata a sciogliere parecchi nodi, di porgere i migliori voti augurali per il nuovo prestigioso incipit. Confsalute, quale organizzazione datoriale che si è sempre mossa a tutela delle piccole e medie imprese che costituiscono il tessuto connettivo della economia nazionale, non può che farsi promotrice dell’avvio di un modello di confronto che tenga conto dei temi affrontati secondo logiche strategiche di respiro ampio ed inquadrate in una logica di sistema che le compendi tutte. Per far ciò Confsalute, pur nel rispetto della condizione di emergenza nella quale versa il comparto con la conseguente necessità di far presto, crede necessario, da parte degli uffici preposti, un preventivo, puntuale approfondimento dei temi proposti onde affrontarli, con la presenza ed il contributo delle associazioni datoriali tutte, in termini compiuti e soprattutto definitivi. Il tutto in ragione e secondo le regole di una strategia complessiva che affronti le criticità in essere ed estenda un cronoprogramma, in ragionevole armonia, da un lato, con le legittime aspettative delle categorie e, dall’altro, delle risorse da liberare”.
“Non siamo innamorati – conclude Marano – della logica del far presto comunque e ad ogni costo, bensì del far presto e bene in una logica di sistema, che porti a soluzioni equilibrate e definitive nell’interesse del tessuto produttivo e sociale. E’ per questo e con questo auspicio che contiamo sul lavoro e l’esperienza del presidente della Regione e del nuovo assessore”.