Giovedì 9 giugno il presidente della Banca centrale Europea Ursula Von Der Leyen ha segnato il percorso che da tempo ci si attendeva;
fine della politica economica espansiva, quindi fine dell’acquisto di titoli di stato europei e innalzamento dei tassi di interesse di 0,25 punti a luglio e nuovo rialzo imprecisato a settembre.
L’obiettivo è quello di riportare nei prossimi due anni l’inflazione ad un livello più accettabile e precisamente intorno al 2%.
Questa mossa, nonostante la si attendeva da tempo, ha creato ulteriore nervosismo sui mercati finanziari che si aspettavano una dichiarazione molto più precisa riguardo l’innalzamento dei tassi di interesse futuri.
E noi sappiamo che l’incertezza crea sempre volatilità.
Ma, come spesso dico, questi movimenti repentini sono da intendersi come opportunità che il medio-lungo termine saprà premiare a dovere.
Anche nel settore obbligazionario ed in particolare dei titoli di stato si stanno creando delle opportunità in considerazione del fatto che lo spread (differenziale di rendimento tra il titolo decennale italiano e quello tedesco) si trova a circa 230 punti che rappresenta il massimo degli ultimi due anni.
Dott. Alberto Dottore
Consulente Finanziario