
ENNA, ANCORA SULL’ILLUSTRE CONCITTADINO CANONICO GIUSEPPE ALESSI (1774-1837) di Salvatore Presti
In memoria del canonico Giuseppe Alessi (1774-1837), il consiglio comunale di Enna, allora Castrogiovanni, nel 1864 decise di dedicare all’illustre concittadino un monumento nazionale da erigersi nella sua città natale, mai realizzato. Fu istituito un apposito comitato d’onore per mettere in atto la volontà del Consiglio e scegliere la piazza dove collocarlo. Tante personalità del mondo letterario, scientifico e politico ne fecero parte. Tra gli altri, Sua Eccellenza il Principe Umberto, con le funzioni di presidente e il Generale Giuseppe Garibadi, vice presidente. Tra i trenta componenti del comitato spiccavano i nomi di S.E. il principe di Santa Elia, Francesco Crispi, il presidente del senato del Regno, conte Federico Scopis, il professore Emerico Amari, l’avvocato Giovanni Ardizzone e l’avvocato Giuseppe Marchese.
Nel ‘Manifesto’, divulgato il 18 ottobre 1864, è detto che “il nome di Giuseppe Alessi suonerà grande a tutta la Sicilia e resterà sempre nel cuore a tutti i cultori delle Storiche Dottrine”. Nato nell’antichissima Enna, l’illustre Alessi fu costretto dagli eventi a rifugiarsi a Catania, accolto in quella Università dove fu elevato a professore di diritto canonico, divenendo l’anima dell’ateneo. Nella città etnea si spense colpito dal colera. Egli, appassionato di numismatica, raccolse rare monete ed inoltre oggetti archeologici, minereologici ed una estesa quadreria, che nell’insieme formano il Museo a lui intitolato, vanto della città di Enna che inoltre gli ha dedicato una piazza che porta il suo nome, ma meriterebbe maggiore attenzione da parte dei suoi concittadini.
Salvatore Presti