
Agira punto di riferimento per il turismo ebraico nel bacino Mediterraneo. La cittadina di Diodoro Siculo ospita all’interno della chiesa del Santissimo Salvatore un Aron in pietra, unico in Europa. Lo ha affermato Nicolò Bucaria referente per la Sicilia della Fondazione per i beni culturali ebraici di Italia partecipando ad incontro promosso dalla presidente del Distretto turistico Dea di Morgantina dal tema il “Turismo delle religioni”. La Sicilia da sempre terra di incontri di culture e religioni ed il turismo come la Bruno ha definito “spirituale” non solo religioso e cristiano ma aperto anche ai laici, potrebbe essere una importante opportunità per territori come quello del distretto Dea di Morgantina composto dai comuni di Caltagirone, Piazza Armerina, Aidone, Centuripe ed a breve anche Agira. Oltre a Bucaria sono stati presenti Don Roberto Fucile responsabile regionale per la pastorale tempo libero Federico Massimo Ceschin presidente nazionale di Simitur Filippo Grasso docente di Analisi di Mercato all’università di Messina, Giuseppe Ingaglio dell’ufficio diocesano Beni Culturali ed ecclesiastici della Diocesi di Piazza Armerina e il paesaggista Antonio Aveni. Tutti concordi che tutto ciò rappresenti una importante opportunità per il turismo siciliano. Ma quello che interessa l’ebraismo potrebbe avere sviluppi impensabili anche perché la comunità ebraica in Sicilia è stata presente con oltre 30 mila presenze sino al 1492 quando furono cacciati dagli Spagnoli ed ancora oggi malgrado la maggior parte siano andate distrutte sono presenti nell’isola una sessantina quartieri ebraici, le “Giudecche”. Ma l’Aron di Agira rappresenta qualcosa di unico. Tra l’altro proprio in queste settimane il Comune di Agira attende la conferma di un finanziamento per il recupero della originaria sinagoga alle spalle della chiesa del Salvatore che oggi ospita l’Aron.